​Il ritorno delle dolci e amate merendine: la riscoperta del passato è un successo

Il ritorno delle dolci e amate merendine: la riscoperta del passato è un successo
​Il ritorno delle dolci e amate merendine: la riscoperta del passato è un successo
di Elga MONTANI
4 Minuti di Lettura
Lunedì 18 Settembre 2023, 06:47 - Ultimo aggiornamento: 20 Settembre, 07:34

I ricordi di tutti i bambini baresi e non solo, legati alla Fiera del Levante, sono intrecciati con il profumo inconfondibile delle merendine Aida. Quell'odore particolare aleggiava tra i padiglioni, e anche chi la visitava per la prima volta, pur non sapendo dove si trovasse lo stand a loro dedicato, veniva guidato da questo profumo. Il perché è presto detto, non erano delle semplici merendine, erano un mondo, fatto di produzione artigianale, che in Fiera aveva la sua sublimazione con lo stand che non era un semplice luogo in cui acquistarle, ma dove era possibile ammirare la loro produzione, in quanto venivano impastate e infornate in loco.

Andare a comprare le merendine, per tantissimi anni, è stata una tappa obbligata per chi visitava la Campionaria e nonostante la lunga fila nessuno veniva scoraggiato, anzi l'attesa faceva parte del rito, si ammirava il lavoro che c'era dietro questo prodotto fragrante e gustoso, amato da tutti i baresi che non si lasciavano sfuggire anche di far conoscere la sua bontà a tutti coloro che si trovavano in città in quei giorni per visitare la Fiera.
In un certo senso è possibile dire che per tanti anni le merendine hanno caratterizzato la Fiera insieme alla Galleria delle Nazioni, il luna park, e gli sconti Fiera per acquistare mobili, automobili e non solo.

Il ritorno

Da quest'anno, le merendine sono tornate, e puntando proprio sull'effetto nostalgia hanno fatto il botto, al punto che il primo giorno sono state vendute tante merendine quante l'azienda che attualmente le produce pensava ne avrebbe vendute durante tutta la settimana.
Non sono di certo quelle della tradizione, in quanto purtroppo la storica Aida non esiste più da tempo, ma le ricordano molto. D'altronde, le storiche merendine Aida, fatte con farine, zucchero, burro, uova e aromi vari fermentate con lievito madre, a cui poi si aggiungeva una decorazione fatta di marzapane, tuorlo d'uovo e granella di zucchero, venivano realizzate seguendo una ricetta nota solo a chi le aveva inventate, Tommaso De Nicolò.
A vent'anni, il giovane Tommaso, figlio di un commerciante di Bari Vecchia, aveva avuto questa idea e aveva deciso di aprire al piano terra del palazzo di famiglia, in via Piccinni 195, il bar Aida, nome che richiamava la famosa opera di Giuseppe Verdi, ma che era anche l'acronimo per Azienda italiana dolciumi e affini.

E proprio qui diede il via alla produzione della famosa merendina. Il marchio, nato nel 1944, ogni anno occupava il padiglione 100 in Fiera, dove si producevano, come detto, e vendevano anche le merendine, in pacchi da tre. Per molti anni l'azienda rimase florida, e le merendine deliziarono i visitatori della Campionaria, fino a quando all'inizio degli anni 2000, con Tommaso ormai anziano e i figli impossibilitati a portare avanti la tradizione di famiglia, l'azienda venne venduta, arrivando poi al fallimento nel 2010.

In quell'anno scomparse per sempre il nome Aida e con esso si temeva potessero scomparire per sempre anche le sue merendine. Invece, nel 2011, Giuseppe Abbinante, titolare di "Dolci Sapori di Puglia", che per anni aveva lavorato al fianco di Tommaso de Nicolò, ha deciso di riprendere la produzione del dolce. E da quest'anno, il grande annuncio, fatto proprio da Nuova Fiera del Levante che qualche giorno prima della partenza della manifestazione ha avvisato: «Sono le protagoniste indiscusse dei nostri ricordi in Fiera, il loro profumo ha inebriato le passeggiate dell'infanzia e non si poteva tornare a casa senza averne comprate almeno una dozzina. Il mattino dopo aver visitato la Campionaria, la colazione era solo con loro».

© RIPRODUZIONE RISERVATA