Spazio, da Bari al Texas: a 25 anni pronto per la Nasa

Spazio, da Bari al Texas: a 25 anni pronto per la Nasa
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Lunedì 19 Febbraio 2024, 21:26

Si chiama Andrea Troise ed è un ingegnere barese di 25 anni. Andrea ha un sogno, che lui definisce, «spaziale»: entrare nell’università di future eccellenze. Selezionato per il prestigioso "Space studies program", organizzato dal Nasa Johnson's Space Center in Texas, lì desidera continuare i suoi studi. Ma ha solo un ostacolo da superare: il nodo è il costo del programma che è di 20mila euro, una cifra decisamente importante, che non riesce ad accumulare.

La raccolta fondi

Un gruzzoletto l'ha già messo da parte: grazie infatti al suo impegno, ha vinto una borsa di studio di 12mila euro offerta dall'Agenzia spaziale europea. Per reperire, entro giugno, gli 8mila euro restanti necessari per completare l'iscrizione, ha lanciato quindi una raccolta fondi online. In molti già lo stanno aiutando, perorando la sua causa. A sole 24 ore dal lancio della raccolta su gofundme.com con circa 70 donazioni (a ieri alle 18) ha raccolto oltre 3 mila euro. 
Per trasformare il suo sogno in realtà, ha bisogno del sostegno di chi, racconta, «vuole rendere possibile il mio percorso verso le stelle».

Ammessi solo 120 candidati

Sono solo 120 i candidati che nel mondo sono stati ammessi al programma. «Ed essere fra questi - dice - mi genera un senso di emozione difficilmente descrivibile».

Andrea ha tutte le carte in regola per volare verso il Texas, infatti è stato scelto grazie al suo curriculum di eccellenza. Ha ottenuto la laurea triennale in ingegneria meccanica al Politecnico di Bari, per poi conseguire il biennio specialistico della magistrale in ingegneria meccatronica, a Torino. «Rientrato a Bari - spiega il giovane ingegnere - ho vinto una borsa di studio per il dottorato al Politecnico». Qui si è occupato di ricerca scientifica diretta a studiare il comportamento di pannelli solari dispiegabili nello spazio. Una tematica estremante complessa, che richiede competenze avanzate nell'ambito ingegneristico, ed è alla base della fornitura dell'energia necessaria al funzionamento dei satelliti. Ma proprio per la complessità della materia il programma della International Space University rappresenta per lui «una occasione unica nella vita», anche per «dare il mio contributo alla lotta contro la fuga di cervelli della nostra Puglia e poter mettere poi le mie competenze a servizio della terra in cui sono nato». 


L'International Space University è un luogo diventato celebre per la comunicazione di Apollo 13 "Houston, we have a problem". Si tratta, chiarisce Andrea, «di una istituzione fondata sulla visione di un futuro pacifico attraverso lo studio, l'esplorazione e lo sviluppo dello spazio, a beneficio di tutta l'umanità». L'ente, con sede centrale a Strasburgo, ha l'obiettivo di formare i futuri leader della comunità spaziale. Fondata nel 1987 identifica i suo valori chiave nelle tre "i": interdisciplinarità, internazionalità e intercultura. L'istituzione è supportata dalle principali agenzie spaziali del mondo, come la Nasa (National aeronautics and space administration), Esa (agenzia spaziale europea) e Asi (agenzia spaziale italiana). Tra i membri dell'International space university, oltre a numerosi leader del settore spaziale, figurano ben 13 astronauti, tra cui Jessica Meir che ha trascorso 204 giorni nello spazio e James Newman (43 giorni nello spazio). Buzz Aldrin, secondo uomo ad aver calpestato il suolo lunare, nell'ambito della missione Apollo 11, insieme al comandante Neil Amstrong è tra i cancellieri dell'istituto. 


«Per me significherebbe tanto riuscire a partecipare a questo corso di studi - conclude Andrea - e continuare ad inseguire il sogno di una vita. Qualsiasi contributo anche piccolo di ciascuno fa la differenza».

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