Comunali, Melchiorre lascia l’assise ma Romito prende quota Marti: «Si decide a Roma»

Comunali, Melchiorre lascia l’assise ma Romito prende quota Marti: «Si decide a Roma»
Comunali, ​Melchiorre lascia l’assise ma Romito prende quota Marti: «Si decide a Roma»
di Beppe STALLONE
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Giovedì 11 Gennaio 2024, 05:00

Se il centrosinistra a Bari vive momenti concitati con la decisione di Pietro Petruzzelli di rompere schemi e strategie e scendere in campo, il centrodestra non naviga in acque così tranquille come potrebbe apparire. Preoccupa il silenzio del partito di riferimento. Fratelli d’Italia avrebbe potuto approfittare da tempo e giocare di anticipo mostrando candidato sindaco e programma e invece nulla di fatto per Natale, nulla di fatto per l’Epifania. La Lega è ferma alle due candidature o meglio alle disponibilità messe sul tavolo fin da subito dall’onorevole Davide Bellomo e dal consigliere Fabio Romito, Forza Italia è alle prese con i congressi, che di per sé costituiscono una novità rispetto agli assetti piramidali di qualche tempo fa, ma nella fase post berlusconiana le cose sono cambiate e questo è un segnale.

Certo il trascorrere del tempo senza che si giunga a una decisione ha creato qualche mal di pancia nei candidati leghisti. «Noi siamo l’unico partito che ha messo a disposizione candidati – sottolinea l’onorevole Davide Bellomo - gli altri dicono che ce li hanno, ma non li manifestano, anche se non ho dubbi che ci siano.

Ebbene noi da tempo abbiamo dato queste disponibilità e comunque con Fabio Romito ci sono ottimi rapporti». Il nome di Romito circola parecchio negli ambienti del centrodestra barese, ma da qui a dire che sarà lui il candidato sindaco del centrodestra pare azzardato. Anche perché nomi se ne fanno e oltre quello di Romito c’è anche quello del giornalista, già responsabile della sede Rai Puglia, Attilio Romita, il quale comunque smentisce. «Non è la prima volta che circola il mio nome, ma nessuno mi ha cercato».

I dettagli

Ma tornando al politico Romito, il collega di partito Bellomo precisa. «Io sarei propenso a fare il suo nome oppure posso mettermi io a disposizione. Non c’è prima o seconda scelta. Io sarei più orientato, se va bene alla coalizione, di lasciare il posto a Fabio Romito, ma come scelta personale, non per imposizione del partito. Se poi mi chiedono di scendere in campo lo farei è chiaro». Ma il coordinatore regionale del Carroccio, Roberto Marti getta acqua sul fuoco delle singole aspirazioni o disponibilità. «Quei nomi sono stati fatti tra i nomi come quello di Sisto, di Melchiorre, di parlamentari e consiglieri regionali in un’ipotesi di tavolo di centrodestra regionale e provinciale. E’ il tavolo nazionale che dopo le varie definizioni delle regionali in Abruzzo, Basilicata e Sardegna, passerà alla valutazione. Ma è già tutto sul tavolo nazionale, noi abbiamo trasferito tutto sia su Lecce che su Bari. Quello delle candidature nei capoluoghi è una questione nazionale ed è collegato a tutta Italia. Le ratifiche dei capoluoghi lo fa il nazionale».

Insomma lo fa Salvini che comunque, assicura Marti, ascolta i territori. In campo Forza Italia c’è grande fermento in attesa della celebrazione dei congressi quello provinciale che si terrà sabato e quello cittadino, domenica con intervento di Gasparri e Dalla Chiesa. «Forza Italia ha due nomi uno politico e uno civico e saranno resi noti nel corso dei congressi che il partito non ha mai fatto. Il civico – precisa Giuseppe Carrieri, vice coordinatore provinciale Forza Italia e responsabile campagna elettorale - è già circolato, il politico no».

E tutto lascia pensare che il nome del candidato civico possa essere quello dell’ex prefetto Antonella Bellomo, mentre forse il politico è proprio Carrieri. Certo è che dalla prossima settimana si fa sul serio e Carrieri assicura che il tavolo con tutte le forze della coalizione di centrodestra si riunirà e da lì verrà fuori il nome del candidato sindaco. Intanto il silenzio di Fratelli d’Italia è rotto dalla decisione del senatore Filippo Melchiorre di lasciare dopo 30 anni lo scranno da consigliere comunale di Bari per dedicarsi a tempo pieno all’attività parlamentare. «Ho formalmente consegnato agli uffici competenti la mia lettera di dimissioni – scrive Melchiorre - perché impossibilitato a svolgere questo ruolo così come l’ho esercitato e interpretato in questi lunghi, lunghissimi anni. Gli impegni romani mi allontanano da quel contatto costante e quotidiano con i cittadini, un’azione necessaria per l’esercizio di una carica politico-istituzionale così impegnativa come quella del consigliere comunale». 
Un arrivederci comunque e non un addio a Bari. «Da Roma il mio sguardo sarà sempre puntato sulla mia città, sulla mia Bari che non ha bisogno solo di una bella vetrina sui social, ma che merita di scalare tutte le classifiche sulla qualità della vita che la vedono ancora agli ultimi posti».

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