Gatto ucciso nella fontana e post social: identificata e denunciata 16enne. L'avvocato: «Il micio è vivo, presenteremo denuncia»

La fine crudele dell'animale è stata raccontata tramite un video postato sui social e diventato virale

Gatto ucciso nella fontana e post social: identificata e denunciata 16enne
​Gatto ucciso nella fontana e post social: identificata e denunciata 16enne
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Lunedì 15 Gennaio 2024, 13:04 - Ultimo aggiornamento: 16 Gennaio, 14:59

È stata individuata e segnalata all'autorità giudiziaria la ragazzina di 16 anni che nei giorni scorsi avrebbe colpito con un calcio un gatto randagio di nome Grey, provocandone la morte dopo averlo fatto cadere nelle acque gelide della fontana della piazza del Comune di Alberobello, in provincia di Bari. Intanto l'avvocato della ragazzina, Ornella Tripaldi, annuncia denuncia nei confronti di chi ha scatenato tutto questo considerato che il gatto è vivo, secondo le indagini svolte dalla polizia locale. «Il gatto è stato spinto nella fontana, ma ne è anche uscito ed è stato preso in custodia da una coppia», ha dichiarato il legale.

Cosa è successo

La fine crudele dell'animale è stata raccontata tramite un video postato sui social e diventato virale.

Le immagini hanno scatenato polemiche e indignazione nel paese del Barese con minacce e insulti rivolti alla minorenne che nel filmato, registrato da qualche suo coetaneo, rideva dopo aver centrato con una pedata il gatto.

Il post dell'amministrazione

Con un post pubblicato su Facebook, il Comune di Alberobello ha reso noto che "la persona responsabile è stata individuata e segnalata all'Autorità competente che ha avviato le dovute indagini su quanto accaduto".

Nel post si definisce l'accaduto "inqualificabile" e si chiede di porre fine alla "gogna mediatica perché ogni tipo di violenza anche verbale, al pari dei gesti che attentano alla sicurezza degli esseri viventi umani o animali, non rappresentano un comportamento civile da parte di una comunità". "Il nostro compito - si legge - ci chiama a intraprendere un percorso rieducativo che metta al centro dell'attenzione della persona responsabile e di tutti noi, nessuno escluso, il rispetto e la cura degli animali. E questo percorso di rieducazione, recupero e riabilitazione anche collettiva è tanto più necessario ed importante quanto più riguarda le fasce più giovani della nostra comunità".

L'avvocato della famiglia

Arriva la smentita da parte del legale della famiglia della quattordicenne accusata ad Alberobello, in questi giorni, di aver spinto un gatto nella fontana. «A seguito delle indagini svolte dal Comandante della Polizia Locale Domenico Martino, possiamo affermare che il gatto non è morto, ma è stato preso in custodia da una coppia che se ne sta occupando. – Spiega Ornella Tripaldi, avvocato della famiglia – Il gesto è assolutamente deprecabile, e se ne occuperanno gli organi competenti, ma la gogna mediatica a cui è stata sottoposta questa ragazzina, minorenne, è assolutamente inconcepibile. Il gatto è stato spinto nella fontana, ma ne è anche uscito ed è stato preso in custodia da una coppia. Quindi, il gatto è vivo e sta bene. La famiglia procederà con azioni legali e sarà presentata, da parte delle Forze dell’Ordine, la denuncia nei confronti di chi ha scatenato tutto ciò. Non dimentichiamo che la protagonista di questa vicenda è una minorenne che ha ricevuto minacce e, sui social, è stata descritta come un mostro. La notizia è rimbalzata su molte testate che hanno riportato la vicenda, senza accertarsene». 

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