È stato notificato oggi al generale Roberto Vannacci l'avvio dell'inchiesta formale nei suoi confronti, in seguito alla pubblicazione del suo libro "Il mondo al contrario". Arrivato oggi a Palazzo Esercito per il periodo di affiancamento prima di assumere l'incarico assegnatogli di capo di Stato Maggiore delle Forze operative terrestri, il generale ha subito preso un mese di licenza «per motivi familiari».
A Vannacci è stato notificato da parte dei suoi superiori l'avvio del procedimento disciplinare nei suoi confronti con la nomina dell'ufficiale inquirente della commissione appositamente costituita per valutare eventuali profili di irregolarità legati al discusso bestseller pubblicato dell'ufficiale. Le controverse opinioni contenute nel libro espresse da un generale in servizio potrebbero generare identificazione con l'istituzione che rappresenta venendo meno così al principio di terzietà.
L'inchiesta e i possibili provvedimenti disciplinari
L'inchiesta formale fa seguito a quella sommaria aperta ad agosto, nell'immediatezza dei fatti.
Tricarico: «Per Vannacci incarico legittimo»
«Credo che Vannacci abbia avuto un incarico coerente con le sue attitudini e specializzazioni. Un incarico di sicuro spessore ogni volta che si parli di Stato Maggiore sia esso a livello apicale sia a livello di alto o più modesto comando». Lo afferma all'Adnkronos il generale Leonardo Tricarico, ex Capo di Stato maggiore dell'Aeronautica militare e attuale presidente della Fondazione Icsa in merito alla nomina del generale Roberto Vannacci a Capo di stato maggiore del Comando delle Forze Terrestri.
«Chi oggi si stupisce per questo provvedimento legittimo e forse giusto del Capo di Stato Maggiore dell'Esercito dovrebbe prima spiegare perché le parole sovversive, non c'è altro termine per definirle, di alcuni magistrati non abbiano suscitato scandalo e soprattutto preoccupazione», chiosa il generale Tricarico.