Il nuovo cimitero darà sepoltura anche agli animali e ai defunti non cattolici: ecco dove

Nuovo cimitero, la proposta: sarà dato spazio agli animali e ai non cristiani
Nuovo cimitero, la proposta: sarà dato spazio agli animali e ai non cristiani
di Francesco ZIZZI
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Lunedì 22 Gennaio 2024, 20:07 - Ultimo aggiornamento: 22:37

L'amministrazione comunale di Cisternino ha dato l’incarico ad un gruppo di professionisti locali per redigere un piano generale del cimitero comunale. Prevede aree per la sepoltura di animali, di defunti di religioni non cristiane-cattoliche ed urne cinerarie.

La proposta è arrivata dall'assessore al Patrimonio, Gino Convertini, uomo di fiducia del sindaco Enzo Perrini. ll progetto è stato redatto dagli ingegneri Giuseppe Convertini, Francesco Soleti e Giacoma Amalia Savino con il geologo Angelo Molendini. I tempi di consegna sono previsti per fine anno 2024.

La proposta

«Nel piano - sottolinea l'assessore Convertini - oltre ad essere previste aree dedicate ad altre religioni e ad urne cinerarie, è stata prevista un’area specifica per la sepoltura degli animali domestici. Una scelta politica basata sul riconoscimento di uno spazio di sepoltura che conceda dignità a spiritualità diverse».
Inoltre l'assessore Convertini nei giorni scorsi in Sala consiliare ha tenuto l'incontro tecnico sulla nuova legge regionale del Piano Casa alla presenza del consigliere regionale Fabiano Amati, dove sono stati ripercorsi gli avvenimenti degli ultimi anni e dove sono stati analizzati gli le delibere che il Comune cistranese ha adottato nel corso del tempo.

Buona partecipazione nella sala consiliare, semplici cittadini di cui alcuni attivi sul territorio, e professionisti locali all'incontro tematico voluto dall'amministrazione comunale per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla conoscenza del tema. «In questi anni, a partire dal 2009, quando fu istituita la legge regionale sul Piano casa, ci sono state una serie di delibere che a Cisternino abbiamo portato avanti - sottolinea Convertini - l'ultimo atto che risale al 2016 prevedeva interventi nelle zone del centro abitato e nelle zone rurali.

Successivamente quella legge fu impugnata davanti alla Corte Costituzionale e quindi la Regione ha annunciato un nuovo provvedimento, sostanzialmente rimasto in vigore pochi mesi, perché poi è intervenuto un altro ricorso. Attualmente ci troviamo di fronte all'ultima legge approvata di recente all'unanimità dalla Regione che prende un altro nome, ma che non cambia la sostanza dei fatti». Convertini spiega che sostanzialmente qualcosa è cambiata per le zone rurali: «Noi in questi due anni siamo stati interessati - continua l'assessore di Cisternino - da una proposta di legge promossa da alcuni consiglieri regionali, come Amati e Bruno, per dare il nostro contributo attraverso l'Anci regionale. Abbiamo fatto più volte le nostre proposte previste dalla vecchia legge, ma purtroppo non sono state accolte. I Comuni sorteggiati sono tenuti a redigere la Valutazione ambientale strategica (Vas) e questo comporta ulteriore mesi che vanno via perché bisogna trovare le risorse, destinare l'incarico e altro ancora».

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