Taranto culla il sogno della B a 31 anni dall’ultima volta

Taranto culla il sogno della B: a 31 anni dall’ultima volta
Taranto culla il sogno della B: a 31 anni dall’ultima volta
di Nicola SAMMALI
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Venerdì 3 Maggio 2024, 05:00

Da trentuno anni il Taranto manca dal campionato di serie B e dalla stagione 2011-2012 non si gioca la possibilità di tornare in quella categoria che a lungo è stata una parte importante della sua storia. Ora l'occasione è arrivata, forse in maniera inaspettata, ma non per questo meno entusiasmante: al contrario, la squadra rossoblù ha meritato i playoff sul campo, dove ha conquistato 69 punti, con una cavalcata pazzesca, alimentata da una tifoseria impagabile, e frutto del lavoro del tecnico e del suo staff. A proposito di punti in classifica, però, la nota dolente: la penalizzazione di quattro punti sulla quale pende il verdetto del Collegio di Garanzia del Coni, atteso per oggi.

La vicenda, in ogni caso non ha intaccato minimamente il valore di quanto fatto sul terreno di gioco dai ragazzi di Eziolino Capuano, straordinari dal punto di vista dell'impegno, dell'attaccamento alla maglia, della voglia di superarsi. La tifoseria, intanto, e sogna l’impresa, stretta intorno al mister che ha conquistato davvero tutti. E scalpita nell’attesa di assistere alle sfide che possono valere traguardo atteso da tanto tempo.

Le voci

«Bisogna fare una statua d'oro a Capuano e ai ragazzi. Capuano. La cosa che mi ha strabiliato è la tenuta atletica del Taranto, complimenti ai preparatori, mai vista una flessione in tutto il campionato: secondo me è una freccia in più al nostro arco per questi playoff», dice Pino Merico, medico pediatra conosciutissimo in città e tifoso storico del Taranto. «Il sogno di tutti i tarantini è quello di andare in Serie B, magari come ha fatto il Lecco l'anno scorso, partito in sordina. Ci sarà il pubblico delle grandi occasioni. Devo dire grazie di vero cuore a questi calciatori e a Capuano, al di là di come andrà a finire, anche per come hanno reagito al pugno in faccia della penalizzazione. Stiamo vivendo un sogno, speriamo si avveri», insiste Merico. Parole, analisi e sensazioni che trovano anche altre conferme tra i tifosi. «È stata una stagione in crescendo grazie a questa sinergia che si è creata tra il gruppo e la tifoseria. Le premesse per i playoff sono buone: ovviamente gli spareggi sono un terno al lotto, però siamo una squadra robusta, preparata dal punto di vista fisico e tattico, con una condizione anche mentale notevole», aggiunge l'avvocato Luca Balistreri, che non può non soffermarsi sulla vicenda penalizzazione. «Nell'ambito della giustizia sportiva una sentenza di primo grado rappresenta spesso un macigno difficilmente sormontabile. Però a mio avviso le argomentazioni che sono state evidenziate potrebbero quantomeno restituire al Taranto un paio di punti, lo auspico da tifoso, ma da giurista non posso non ricordare anche la sentenza, conforme, di secondo grado, per questo è difficile che ci possa essere un ribaltamento». Balistreri, sempre presente allo stadio, racchiude la stagione rossoblu in una espressione: «Credo che il Taranto sia, come diceva il Poeta, "ben tetragono ai colpi di ventura": è riuscito a superare l'ostilità nei nostri confronti. Questi ragazzi meritano la nostra fiducia: io sono fiducioso, senza facili entusiasmi, per un esito positivamente inaspettato». Arrivano i playoff, sale la febbre del tifo, «e per chi come me resta un grande tifoso del Taranto è un bell'attendere. Crescono le aspettative, che arrivano da una stagione dove onestamente in partenza non credo che in tanti si aspettassero di arrivare in questa posizione. Come dice Capuano sul campo siamo arrivati secondi, e gli va dato atto del grande lavoro che ha fatto. Gli va dato atto del fatto che a inizio stagione disse che il Taranto sarebbe arrivato ai playoff, l'ha fatto da secondo con grande merito. Speriamo che a questo giro vada diversamente», sostiene Salvatore Cafiero di Confcommercio. Di gruppo unito parla anche Rodolfo de Molfetta, presidente della Aps "Taras 706 a.C.". «Questo gruppo mi ricorda quello di Dionigi. Ci strameritiamo il secondo posto, ma ora dobbiamo essere uniti anche tutti noi tifosi, perché questi ragazzi meritano. Va riconosciuto a Capuano ma anche al suo staff, perché la solidità del gruppo dipende dal loro lavoro in allenamento. Giochiamocela, tutti insieme».
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