Una competizione grandi firme e a carte scoperte. E poi gli incroci regionali (anche nella stessa lista) ad alto voltaggio e che promettono scintille. Alle Europee nelle regioni meridionali si sfideranno davvero tutti i big nazionali: la premier e leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, il segretario nazionale di Forza Italia e vicepremier Antonio Tajani, e poi Matteo Renzi (Italia viva) e Carlo Calenda (Azione). Dei grossi calibri all’appello ne mancano appena due: l’una, la segretaria del Pd Elly Schlein, correrà solo nelle circoscrizioni Centro e Isole; l’altro, Matteo Salvini, ha fatto altre scelte per i listoni della Lega. Salviniani e democratici puntano le fiches su altri portabandiera: dal generale Roberto Vannacci ad Antonio Decaro, sindaco uscente di Bari, presidente nazionale Anci e perciò avamposto della filiera di amministratori Pd.
Le liste
Liste da massimo 18 nomi, in numero cioè pari agli eurodeputati che eleggerà la circoscrizione Italia meridionale.
Fratelli d’Italia punta ad affermare la leadership: lista guidata da Meloni, ci sono gli uscenti Chiara Maria Gemma (brindisina, eletta cinque anni fa col M5s) e Denis Nesci. Poi altri tre pugliesi in corsa: i consiglieri regionali Francesco Ventola e Michele Picaro, e la sfida tra i due può essere letta anche come l’incrocio tra i rispettivi leader di riferimento (il ministro Raffaele Fitto e il sottosegretario Marcello Gemmato); ed Elena Marrazzi (assessore a Oria). Nella Lega, oltre a Vannacci e agli uscenti Valentino Grant e Aldo Patricelli, la pattuglia pugliese è capitanata dal senatore Roberto Marti, affiancato da Carmela Minuto (ex deputata FI), dal consigliere regionale Jospeh Splendido e da Francesca Magliano (Andria). In Forza Italia terzetto pugliese: l’ex eurodeputato Marcello Vernola, Laura De Mola (coordinatrice del partito in provincia di Brindisi) e il consigliere regionale Paolo Dell’Erba.
Capolista - ruolo, va ribadito, quasi “virtuale” alle Europee - del Pd al Sud è la giornalista Lucia Annunziata. In seconda posizione c’è Decaro, accompagnato da altri tre pugliesi: la barlettana Shady Alizadeh, la salentina Georgia Tramacere e Gianmario Spada (segretario dei Giovani democratici di Taranto). Tra i dem anche l’uscente Pina Picierno. Nei cinque stelle, guidati dall’ex presidente Inps Pasquale Tridico, seconda in lista (e più suffragata alle consultazioni interne) è l’ex deputata ostunese Valentina Palmisano. Poi l’europarlamentare uscente Mario Furore (foggiano) e altri tre pugliesi: Anna Francesca Ruggiero (bitontina, anche lei già deputata), Maria Anna Labarile (Santeramo) e Gaia Silvestri (tarantina). Per l’Alleanza Verdi-Sinistra correranno tre pugliesi: l’uscente (eletta nel 2019 col M5s) Rosa D’Amato, l’ex assessora regionale (recentemente “depennata” da Emiliano) Anna Grazia Maraschio e il foggiano Fedele Cannerozzi.
Due proposte in area riformista-centrista. Italia viva, +Europa e Psi fanno squadra col simbolo Stati uniti d’Europa: capolista Enzo Maraio, c’è Renzi, la pattuglia pugliese è formata dall’ex ministra Teresa Bellanova, dal consigliere regionale tarantino Massimiliano Stellato, dalla salentina Claudia Stomeo e da Adriano Pasculli De Angelis (barese). Anche Azione ha l’accordo con altre sigle centriste: capolista Calenda, a seguire l’ex ministra Elena Bonetti, i pugliesi sono il salentino Valerio Potì, il biscegliese Dario Galantino, la foggiana Danila Iacovelli e Carmela Craca.
Spigolature tra le altre liste: in Libertà (il cartello di ben 17 simboli di Cateno De Luca) c’è l’ex deputata Veronica Giannone, già M5s e Forza Italia. Lista che peraltro accoglie altri tre pugliesi: Donato Amoruso, Nicola Giampolo e Maria Sbano.