Prostituzione minorile, le tariffe cambiavano in base alle città: «Ad Andria noi prendiamo un po' di più»

Prostituzione minorile, le tariffe cambiavano in base alle città: «Ad Andria noi prendiamo un po' di più»
di ​Luigi LUPO
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Venerdì 17 Maggio 2024, 07:12 - Ultimo aggiornamento: 18 Maggio, 19:53

Le tariffe per le prestazioni sessuali a pagamento che, secondo l'accusa della procura di Bari coinvolgevano anche tre minorenni , sembravano cambiare in base alla città dove avvenivano gli incontri. Lo si evince da un dialogo - contenuto nelle richieste di misure cautelari dei magistrati baresi - tra una proprietaria (non indagata) del b&b di Trani , nella Bat, che spesso fungeva da location per gli appuntamenti, e Marilena Lopez, una delle donne finite in carcere per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione .

Le intercettazioni

In un'intercettazione la proprietaria propone alla escort di vedere un "posto ad Andria " che avrebbe potuto risultare utile alla loro attività. Ma Lopez risponde: "Però ad Andria... (tituba, ndr ) noi ci prendiamo un po' di più. Diciamo...ad Andria lavorano dai cinquanta. Per questo non sono mai venuta, ti devo far sapere". E poi ancora: "Dovrei venire a provare…ma io non sono mai venuta proprio perché ho ragazze che lavorano lì. Ed insomma loro partono da cinquanta. Invece noi partiamo, grazie a Dio, da di più. Solo per questo! Tu a Trani non hai niente, Barletta". 


"La proprietaria - scrivono gli inquirenti - ha prospettato alla Lopez altre soluzioni, sempre nei locali di sua pertinenza, nelle zone del nord barese, con l'obiettivo di non perdere gli introiti che derivavano dall'esercizio della prostituzione". "La piazza di Andria non interessava alla Lopez, in quanto satura di escort che si prostituiscono a costi bassi rispetto ai loro". Corpi che quindi avevano prezzi diversi in base ai diversi contesti cittadini. La proprietaria del b&b di Andria non si sarebbe arresa e avrebbe proposto al gruppo di squillo da portare nella sua struttura altre escort del giro. Lopez risponde che "alcune delle ragazze erano impegnate a Milano". Un business che sembra superare i confini pugliesi. Nell'interrogatorio di garanzia davanti al gip, Lopez si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Assistita dall'avvocato Dario Paiano, ha reso, però, una dichiarazione spontanea, ovvero che "non era a conoscenza della minore età" delle ragazzine che si sarebbero prostituite con lei.
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