Vaticano, per Padre Georg futuro nei Paesi Baltici come nunzio (ma i dubbi restano)

Per l'ex segretario di Benedetto XVI il compito diplomatico allo stato attuale potrebbe rivelarsi davvero non facile

Vaticano, il pasticcio di Padre Georg: per lui un futuro nei Paesi Baltici come nunzio ma i dubbi restano, avrà un compito difficile
Vaticano, il pasticcio di Padre Georg: per lui un futuro nei Paesi Baltici come nunzio ma i dubbi restano, avrà un compito difficile
di Franca Giansoldati
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Domenica 14 Aprile 2024, 10:41 - Ultimo aggiornamento: 18:09

Sono anni che il caso don Georg si trascina ingombrante e persino ora che è stata individuata una soluzione affidandogli un ruolo diplomatico nei Paesi Baltici permangono parecchie perplessità. Secondo quanto risulta al Messaggero tutto sta procedendo seguendo i tempi tecnici che richiede la pratica, il gradimento sembra sia effettivamente stato inoltrato nelle cancellerie interessate, tuttavia l'uscita del libro del Papa “El Sucessor” sta alimentando riflessioni di non poco conto. Per l'ex segretario di Benedetto XVI il compito diplomatico allo stato attuale potrebbe rivelarsi davvero non facile. «Ci si chiede che credibilità possa avere un rappresentante pontificio che è stato definito da colui che rappresenta, cioè il Papa, attraverso un libro appena uscito e diffuso in tutto il mondo, come una persona biasimevole, con comportamenti discutibili, persino poco sincera. Gli aggettivi spesi per la figura dell'ex segretario personale di Benedetto XVI, sono davvero pesanti e difficilmente passeranno inosservati in un futuro lavoro in nunziatura» commenta un diplomatico di lungo corso al Messaggero. Come dire che sarà un'anatra zoppa.

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Il Papa nel libro El Sucessor ha detto: «c'è stata una mancanza di nobiltà e di umanità» da parte di don Georg.

Il riferimento riguardava l'aver deciso di pubblicare dopo la morte di Ratzinger il suo libro di memorie ("Nient'altro che la verità. La mia vita al fianco di Benedetto XVI") pieno critiche. «Mi hanno provocato un grande dolore: che il giorno del funerale venga pubblicato un libro che mi ha messo sottosopra, raccontando cose che non sono vere, è molto triste. Naturalmente non mi colpisce, nel senso che non mi condiziona. Ma mi ha fatto male che Benedetto sia stato usato» ha affermato Bergoglio. Quei giudizi risalgono all'anno scorso, quando il Papa diede l'intervista al giornalista spagnolo Martinez Brocal. Di seguito don Georg chiese di essere ricevuto a Santa Marta per implorare al Papa di assegnargli un incarico, facendogli presente che a Friburgo - dove attualmente vive - è umiliante e pesante da sopportare dal punto di vista psicologico non fare nulla. Don Georg ha anche assicurato al Papa dedizione e fedeltà in televisione andando da Bruno Vespa. 

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Un attento osservatore di cose vaticane, Luis Badilla, già direttore e fondatore del Sismografo, ha parlato di una precisa strategia quella di far filtrare attraverso “la sala stampa parallela di Santa Marta” e non attraverso i canali ufficiali la notizia che Francesco avesse realmente perdonato Gänswein, dimenticandosi di tutti gli sgambetti e le scorrettezze del passato. «Far circolare quest'eventualità usando la cosiddetta Sala stampa di Santa Marta, potrebbe essere un tentativo di abbassare o mitigare il tono delle critiche al Papa per il suo comportamento in questa vicenda da lui raccontata nel libro, e dare l'idea, seppure improbabile, che Gänswein svenda la custodia dell'eredità umana di Ratzinger per una Nunziatura, dove vivere tranquillo e al di fuori delle ostilità».

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Già un anno fa, nel marzo 2023, la rivista web spagnola “Religión Digital”, pubblicò che il Papa era prossimo a nominare Gänswein come Nunzio Apostolico in Costa Rica. La cosa morì lì, anche perchè don Georg non parla spagnolo, pur essendo poliglotta e lui stesso non voleva allontanarsi troppo dall'Europa. Al momento ci sono una ventina di sedi di nunziatura vacanti ma quella più probabile per le caratteristiche di don Georg resta effettivamente quella nei paesi Baltici. 

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