Claudio Coccoluto è morto a 59 anni. Il dj di fama internazionale era originario di Gaeta, in provincia di Latina, dove ha mosso i primi passi alla consolle oltre 40 anni fa. La morte è avvenuta alle 4.30 del 2 marzo, nella sua casa di Cassino. Lascia la moglie Paola e i figli Gianmaria e Gaia. Da un anno lottava contro una malattia.
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Tra i primi a volergli rendere omaggio il socio Giancarlo Battafarano, in arte Giancarlino (insieme avevano fondato il Goa, 25 anni di storia nella Capitale, unico club in Italia a finire nelle classifiche dei migliori al mondo): «Se ne va il maestro più grande e l’amico di sempre.
«In ogni mestiere ci sono quelli bravi, quelli molto bravi, e i fuoriclasse. Claudio era uno di questi. Felice di esserti stato amico, spero finalmente tu sia sereno». Così Linus su Instagram ricorda il dj Claudio Coccoluto.
Coccoluto, «Cocco» per gli amici e gli addetti ai lavori, esordisce nel ‘78 come speaker nell’emittente locale «Radio Andromeda», la sua prima interfaccia con il pubblico. Nel mondo del clubbing approda negli anni Ottanta, chiamato da Marco Trani, altra figura seminale apprezzata per il suo virtuosismo ai piatti, a sostituire Corrado Rizza.