Robert Downey Jr. ha portato a casa il suo Golden Globe per Oppenheimer, e tra le decine di foto della premiazione a Beverly Hills i più attenti non avranno potuto fare a meno di osservare che al polso di Ironman, quando alza le braccia in segno di vittoria, spunta quello che ha l'aria di essere un adesivo azzurro. Non si tratta di un vezzo, bensì un vanto italiano.
Quelli indossati da Robert Downey Jr.
Il bollino sui polsi
C'è un motivo se la star di Hollywood ha deciso di applicare il dispositivo in prossimità dei polsi: «È un punto molto importante -spiega Fontana- soprattutto in agopuntura. Si tratta infatti del punto PC6 (pericardio 6) definito anche Maestro del Cuore, ha diversi usi noti alla scienza, ad esempio nella prevenzione del mal d'auto nei bambini, per la regolazione del battito cardiaco nel ciclismo e negli sport di endurance, ma il suo uso principale è proprio indicato nei momenti di forte emozione, proprio adatto ad una premiazione così significativa per la carriera di un attore».
Novak Djokovic
Alla cerimonia di Los Angeles dunque presente un pizzico d'Italia, ma il dispositivo ha già avuto importanti testimonial. Novak Djokovic ha mostrato sul suo petto questi dispositivi al Roland Garros ed ha dichiarato in conferenza stampa di voler diventare IronMan grazie a questa nanotecnologia, e che questo dispositivo era il più grande segreto della sua carriera. Dispositivo che si è visto poi anche a Wimbledon, quando ha alzato la maglietta e ha mostrato il nostro laser indossabile che ha fatto il giro del mondo.
Come funziona
«Al centro della tecnologia le nanotecnologie e i punti quantici i cui scopritori sono stati di recente premiati con il premio Nobel per la chimica. Questo dispositivo è talmente utile a livello posturale e neurologico che può essere usato anche in disturbi più gravi. La rivista European Journal of Translational Myology e la prestigiosa banca dati del settore medico, Pubmed, hanno reso noto -dice Fontana- una ricerca realizzata, per conto dell'Università di Palermo, dal team guidato dal professor Giuseppe Messina, con la quale si è accertato che il laser indossabile è di aiuto per chi deve combattere contro patologie terribili come la sclerosi multipla. Lo studio ha dimostrato che il dispositivo favorisce l'aumento dei livelli di vitamina D, garantisce miglioramenti, statisticamente significativi, delle misure baropodometriche e determina una forza maggiore nella presa sia con la mano destra che con la mano sinistra. Risultati importanti che ci rendono ovviamente orgogliosi -conclude Fontana- e che dimostrano come il mondo delle nanotecnologie possa essere d'aiuto anche nel campo medico».