Bohemian Rhapsody e Rami Malek sbancano i Golden Globes. Tutto quello che non sapete sul film e la canzone

Rami Malek
Rami Malek
di James Perugia
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Lunedì 7 Gennaio 2019, 11:26 - Ultimo aggiornamento: 16:54

Molti conoscono Bohemian Rhapsody, la canzone capolavoro dei Queen che dà anche il titolo al film a loro dedicato, che ha avuto un eccezionale successo ed è stato il più visto del 2018. Ma non tutti conoscono le difficoltà che la canzone ha incontrato lungo il suo cammino prima di trovare il successo mondiale.

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Difficoltà che non sono mancate neanche durante la produzione del film, interpretato da Rami Malek, che ieri ha vinto il Golden Globe per il migliore interprete maschile, dopo aver incarnato Freddie MercuryBohemian Rapsody ha vinto anche il Golden Globe come miglior film dramamtico. Tutto quello che c'è da sapere sul film.

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La canzone Bohemian Rhapsody e i dubbi dei produttori: troppo lunga per la radio
E pensare che all'inizio nessun produttore voleva Bohemian Rhapsody. La canzone era troppo lungo per passare in radio, un investimento rischioso. Ma Freddie Mercury, che scrisse testo e melodia da solo, sapeva benissimo che quella canzone avrebbe rivoluzionato il modo di fare musica. Il brano alterna ballate ad assoli di chitarra, opera e hard rock. E parla di guerra, chiesa, eresia, omosessualità, satana e peccato originale, con oscure citazioni (Galileo, Scaramouch, Bismillah e Beelzebub). Una delle scene indimenticabili del film è proprio quella in Freddy Mercury aka Rami Malek racconta la genesi di questa canzone.
 

 


Il film Bohemian Rhapsody e le difficotà durante le riprese
Un po' come la canzone, anche il film Bohemian Rhapsody, che racconta i primi 15 anni della band di Freddie Mercury, dalla nascita nel 1970 al concerto Live Aid del 1985 ha avuto molte difficoltà durante la produzione. Il vinvitore del Golden Globe Rami Malek, ad esempio, è subentrato nel progetto solo in un secondo momento.
Nel 2010 il ruolo di Freddie Mercury era stato affidato a Sacha Baron Cohen, che ha però lasciato le riprese nel 2013, dicendo di avere avuto delle divergenze artistiche con i membri della band. 
Anche la lavorazione del film con Rami Malek non è stata priva di incidenti. Il regista Bryan Singer è stato licenziato dal set ( e poi riammesso), avrebbe litigato furiosamente con il protagonista e con altri interpreti. 

Il successo globale 
«We are then champions», per dirla con i Queen. Superate le varie vicissitudine legate alla realizzazione del film, l'opera rock sulla vita di Freddie Mercury interpretata da Rami Malek è stata la più vista in Italia nel 2018. Ad oggi ha incassato  oltre 21.269.000 euro, superando Avengers: Infinity War (18.777.826 €), mentre l'incasso globale è arrivato a 670 milioni di dollari.

Rami Malek e Lucy Bonyton, insieme nel film come nella vita
I due attori Rami Malek e Lucy Boynton, rispettivamente Freddie Mercury e Mary Austin in Bohemian Rhapsody, sono usciti allo scoperto ed hanno reso nota la loro relazione. Nella storia vera Freddie e Mary sono stati molto legati in una relazione che ha attraversato le varie fasi della vita del leader dei Queen, dagli esordi fino alla morte. E adesso anche Rami Malek e Lucy Bonyton sono molto legati. «Sei stata la mia alleata, la mia confidente, il mio amore. Grazie mille», la dolce dedica di Rami a Lucy. I due si sono presentati insieme anche alla notte dei Golden Globes.

Rami Malek e il ringraziamento a Freddie Mercury: «Ti amo, uomo bellissimo. Questo è per e grazie a te, splendore»
Nonostante i bookmakers gli preferissero Bradley Cooper, Rami Malek ha portato a casa il Golden Globe 2019 come migliore attore protagonista . Durante il suo discorso di ringraziamento, visibilmente emozionato, è riuscito ad emozionare anche il pubblico: «Wow! Sono più che commosso. Più che commosso. Il mio cuore sta schizzando fuori dal mio petto ora». Malek ha poi ringraziato tutti quelli che hanno collaborato al film e i Queen, rivolgendosi a Brian May e Roger Taylor presenti in sala, e infine a Freddie Mercury: «Grazie per avermi regalato la gioia più grande della mia vita. Ti amo, uomo bellissimo. Questo è per e grazie a te, splendore».

 

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