Berlusconi, il testamento (complesso) del Cav: il nodo quote, i tempi per l'apertura e cosa spetterà a Marta Fascina

di Marta Giusti
Giovedì 15 Giugno 2023, 22:24 - Ultimo aggiornamento: 22:29 | 1 Minuto di Lettura

Il testamento "complesso": il cuore è Mediaset

È un testamento complesso anche perché le società sono molto diverse. Il cuore del gruppo è certamente Mediaset, ora con sede legale ma non fiscale in Olanda con il nome MediaforEurope-Mfe, che ha inglobato la controllata spagnola e detiene ricche partecipazioni, come quasi il 30% di Prosieben e il 40% di Ei Towers. Lo scorso anno, difficile per tutto il settore dei media, il gruppo televisivo ha comunque registrato un utile di oltre 200 milioni, con un piccolo dividendo. Ora, dopo la battaglia con Vivendi, è controllato da Fininvest in modo 'blindato' con il 50% dei diritti di voto, mentre Mondadori è ancora più al sicuro con oltre la metà delle quote in cassaforte. Ma il vero 'gioiellino' potrebbe essere la quota del 30% in Banca Mediolanum. Per esempio per Fininvest il prezzo di carico di Mediaset-Mfe è molto più alto delle attuali quotazioni, rendendo le già deboli ipotesi di vendita ancor più impraticabili. Invece il prezzo di carico della banca fondata insieme a Ennio Doris, con la Bce che dopo la scomparsa di Berlusconi dovrebbe cessare le sue richieste di dismissione basate sui requisiti di onorabilità, è invece assai inferiore agli attuali valori. E una capitalizzazione di Borsa che supera i sei miliardi.

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