Elezioni2018, a Roma mancano presidenti di seggio

Elezioni2018, a Roma mancano presidenti di seggio
di Mauro Evangelisti
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Domenica 4 Marzo 2018, 09:27 - Ultimo aggiornamento: 11:34

Elezioni regionali e politiche, a Roma ieri sera alle 20 c'erano ancora decine di seggi non aperti. Senza presidenti e senza schede. Addirittura dal Primo Municipio arrivava la segnalazione di una sezione chiusa perché nessuno aveva le chiavi del lucchetto. Nel tardo pomeriggio la Capitale ha scoperto che mancavano i presidenti di seggio. Molti più del solito. Almeno 500 nelle 2.600 sezioni presenti a Roma. C'è stata la corsa alla sostituzione prima attingendo tra gli impiegati, poi tra i vigili urbani, ma la macchina comunale ha mostrato delle carenze perché, benché alle 16 fosse prevista l'apertura, dopo quattro ore c'erano ancora seggi non insediati, fino a dieci per Municipio. E oggi alle 7 (fino alle 23) bisognerà garantire le operazioni di voto.

AZIENDE
Collegato a questo problema, ce n'è, paradossalmente, uno opposto: la corsa tra i dipendenti di Atac e Ama ad assentarsi per andare ai seggi come rappresentanti di lista, scrutatori o presidenti. Tagli alla metro B e al 15 per cento delle linee dei bus. Altro fronte aperto: tra ieri, oggi e lunedì saranno 1.400 gli agenti di polizia municipale impegnati in vari modi ai seggi (700 saranno scrutatori a Castelnuovo di Porto, dove ci sarà lo spoglio delle schede degli italiani all'estero). Questo significa che vi saranno meno vigili per strada.

DATI
Ripartiamo dai numeri: oggi sono chiamati al voto 4.392.974 nel Lazio, di cui 3.183.363 a Roma e provincia (di cui 2.086.430 nel territorio comunale). Tra questi, solo nella Capitale, ci sono 25.871 neo diciottenni che voteranno per la prima volta per la Camera e per la Regione, mentre per il Senato bisogna avere 25 anni. In totale sono 5.285 le sezioni nel Lazio e 3.775 a Roma e provincia (2.600 in città). Ieri alle 16 si sono insediati (o avrebbero dovuto) i seggi, costituiti dai presidenti nominati dal presidente della Corte d'appello e 4 scrutatori ed un segretario. Ma subito sono emersi i problemi. Il primo: mancavano i presidenti di seggio. Solo a Ostia (X Municipio) una quarantina, al Tuscolano (VII) oltre trenta; una decina mancavano a Casalotti, Selva Candida e Primavalle al XIV, segnalazioni dal Portuense. Situazione complicata anche nel VI Municipio, Tor Bella Monaca, dove nel tardo pomeriggio vi erano ancora seggi ballerini. Assenze segnalate a Torre Maura e in via Fosso dell'Ossa. Al XIII (Aurelio) alle 20 ancora in bilico 10 seggi, al IV (Tiburtino) sei. Come è possibile, visto che c'è un elenco di cittadini che si candidano a fare il presidente da cui la Corte d'Appello attinge? Ipotesi: gli elenchi non sono recenti, chi aveva offerto la proprio disponibilità non era più interessato o aveva altro da fare.

E poi c'è il caso delle municipalizzate. Come già successo in passato, in Atac e in Ama, c'è stata la corsa ad andare ai seggi. Quando Tronca era commissario di Roma Capitale aveva varato una normativa per ridurre i contraccolpi sui servizi, ma alla fine comunque il conto resta alto. In Atac sono oltre 800 i dipendenti assenti ieri, oggi e domani. Di questi 600 sono autisti, una ventina macchinisti, gli altri impiegati. In Ama si supera quota in 600. Cosa succederà a metro, bus e raccolta dei rifiuti? Partiamo da Atac: ieri il sito dell'azienda ha informato che le corse della metro B sarebbero state ridotte. Anche per oggi e domani stesso rischio. Ma i problemi sono più gravi per bus e i tram: lunghissimo l'elenco di corse saltate, circa 2.500, e lo stesso succederà anche oggi e domani. Per i rifiuti, invece, il fatto che gli assenti sono soprattutto impiegati dovrebbe limitare i danni sul fronte della raccolta.

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