Draghi al Consiglio europeo: «Cittadini delusi da Astrazeneca». Von der Leyen: «Dosi prodotte in Ue restano in Ue»

Draghi al Consiglio europeo: «Cittadini delusi da Astrazeneca». Von der Leyen: «Dosi prodotte in Ue restano alla Ue»
Draghi al Consiglio europeo: «Cittadini delusi da Astrazeneca». Von der Leyen: «Dosi prodotte in Ue restano alla Ue»
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Giovedì 25 Marzo 2021, 20:54

«I cittadini europei si sentono delusi da AstraZeneca». Lo ha detto il premier Mario Draghi, secondo quanto viene riferito da alcune fonti a Bruxelles, alla videoconferenza dei leader, dove ha anche ripercorso la vicenda delle 29 milioni di dosi ritrovate nello stabilimento di Anagni. Nel suo intervento al Consiglio europeo, il presidente del Consiglio ha sostenuto la necessità di non restare inermi di fronte agli impegni non onorati da alcune case farmaceutiche. Secondo quanto si apprende a Bruxelles, Draghi ha detto che i cittadini europei hanno la sensazione di essere stati ingannati da alcune aziende farmaceutiche, e restare fermi e non prendere provvedimenti sarebbe difficile da spiegare. 

Il premier Mario Draghi ha ripercorso i punti salienti della vicenda dei vaccini AstraZeneca ritrovati nello stabilimento di Anagni e ha chiesto alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, se ritiene giusto che le dosi localizzate in Belgio e in Olanda restino destinate all'Unione europea, in tutto o in parte. Nell'intervento di replica, la presidente ha rassicurato sul fatto che le dosi prodotte in Ue saranno destinate alla Ue. È quanto si apprende da fonti a Bruxelles. 

Draghi ha inoltre pienamente condiviso la proposta della Commissione Ue di introdurre un certificato verde digitale, invitando anche ad approfondire alcuni possibili ostacoli all'esecuzione del progetto.

Secondo quanto si apprende da fonti a Bruxelles, Draghi ha detto che gli Stati avranno bisogno di tutto l'aiuto che la Commissione può dare, perché avere piattaforme nazionali e renderle interoperabili non è un risultato banale. Draghi ha anche invitato i leader a riflettere su come affrontare i possibili rischi di discriminazione tra persone causati dall'introduzione del certificato. 

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