Tfr, Renzi insiste: "Ci piacerebbe farlo".
Camusso: non si parli di bonus, è salario

Tfr, Renzi insiste: "Ci piacerebbe farlo". Camusso: non si parli di bonus, è salario
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Martedì 7 Ottobre 2014, 14:09 - Ultimo aggiornamento: 14:11
Se non si tradurrà in un problema per le piccole e medie imprese, ci piacerebbe introdurre l'anticipo del Tfr. Lo spiega il premier Matteo Renzi chiudendo l'incontro con i sindacati. È un'ipotesi di cui discutiamo, sottolinea: se ne discute nel Paese.



Bisogna smetterla di dire che l'anticipo del Tfr in busta paga è un bonus. È salario, sono soldi dei lavoratori, ha ribadito tuttavia il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, affermando che ci deve essere comunque la salvaguardia della previdenza complementare - alimentata in gran parte dal Tfr - e nessun aumento dell'imposizione fiscale rispetto agli altri usi della liquidazione.



«Il Tfr in busta paga è un'idea irrazionale con la quale sono totalmente in disaccordo, per tre ordini di motivi», ha detto a SkyTG24 la parlamentare di Forza Italia, Laura Ravetto. «Innanzitutto per le imprese perchè il Tfr è liquidità che se levi, senza aperture di nuove linee di credito da parte delle banche, così com'è già stato annunciato, c'è il serio rischio che molte piccole e medie imprese falliscano. Poi per i lavoratori che non vedono aggiungersi nulla rispetto a quello che spetta loro e ritengono il Tfr come la loro "pensione". Infine, per gli effetti, perché è stato dimostrato che questa idea della redistribuzione della ricchezza, senza la creazione di nuova ricchezza, non porta all'incremento dei consumi, ma a un aumento dei risparmi», ha concluso.