Scattava foto osé alle donne in piscina. Fermato spione seriale: "Ne aveva tremila"

Scattava foto osé alle donne in piscina. Fermato spione seriale: "Ne aveva tremila"
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Sabato 6 Agosto 2016, 20:32 - Ultimo aggiornamento: 8 Agosto, 17:58
Cultore del “lato B”, ossessionato fino al punto di andare ad importunare nel parco acquatico donne mature e ragazze. Con macchina fotografica e videocamera. Rigorosamente “water resistant”.
Ha rischiato il linciaggio e alla fine se l’è cavata con una denuncia, un operaio di 35 anni, di Racale, S.C. le iniziali, bloccato in un parco acquatico di Gallipoli. I carabinieri hanno trovato oltre 3mila file di foto e filmati di parti intime femminili riprese in piscina, con una spiccata preminenza del “lato B”, nelle schede di memoria delle due fotocamere e in altrettante videocamere che si era portato appresso.



Violenza privata e interferenza nella vita privata delle persone, le ipotesi di reato contestate dai carabinieri della stazione di Gallipoli, del Nucleo operativo Radiomobile e dell’11° Battaglione Puglia, presente nella Città Bella per la stagione estiva, come previsto dal patto sulla sicurezza e la legalità. L’attrezzatura usata per le foto e le riprese ossessive di quest’uomo sono state sequestrate.
L’allarme è arrivato verso le 15.30 alla centrale operativa dei carabinieri della Compagnia di Gallipoli, con una telefonata del titolare della struttura. Un ragazzo si era accorto di quest’uomo intento a seguire con l’obiettivo il “lato B” della sua fidanzata e ha avvertito la security.
Un marito, invece, avrebbe voluto fare da sé, farsi un po’ di giustizia sommaria: avrebbe voluto pestarlo, insomma, quel tipo che si aggirava fra le piscine e gli scivoli.
Ed anche per questo e per evitare che il marito particolarmente infuocato facesse presto proseliti fra i maschi ospiti nel parco acquatico, il fotografo invadente dell’intimità delle donne è stato condotto in ufficio in attesa dell’arrivo dei carabinieri.

Aveva con sé una macchina fotografica e una videocamera, le altre due sono state trovate nell’armadietto dove aveva lasciato anche gli indumenti. I controlli sono scattati subito dopo l’allarme lanciato dagli stessi bagnanti e dai parenti delle donne che frequentano il parco acquatico.
La visione dei primi file e le stesse ammissioni dell’indagato, hanno poi indotto i carabinieri a denunciarlo, dopo aver avuto il parere favorevole del pubblico ministero di turno, Roberta Licci.
I carabinieri invitano a sporgere denuncia chiunque abbia il sospetto di essere stata immortalata nel parco acquatico di Gallipoli.Un lavoro di controllo che, dunque, proseguirà nei giorni successivi.
Le indagini intanto proseguono per stabilire se l’indagato quelle foto le conservasse solo per i suoi occhi o le condividesse via internet o attraverso qualche social.
Il che - ma è solo un accertamento - potrebbe aggravare la sua posizione.





 
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