Due discorsi di Milan Kundera che profetizzano la crisi dell’Europa. Sono riuniti in Un occidente prigioniero. Nel primo, La letteratura e le piccole nazioni, 1967, lo scrittore ceco, 93 anni, sostiene che solo i valori culturali possono salvare le identità, minacciate dai “vandali”, ovvero dagli intellettuali di regime. Nel secondo Un occidente prigioniero, 1983, accusa l’Occidente di non essersi ribellato alla sparizione di Polonia, Ungheria e Cecoslovacchia, “inghiottite” dall’Urss.
Milan Kundera, Un occidente prigioniero, Adelphi, 85 p, 12 euro