Ex Bat e “275”: pressing salentino sul premier

Ex Bat e “275”: pressing salentino sul premier
di Pierpaolo SPADA
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Venerdì 9 Settembre 2016, 09:37 - Ultimo aggiornamento: 15:29
L’arrivo del premier Matteo Renzi, oggi a Lecce, sta mettendo in fibrillazione il Salento. Giungono ora dopo ora richieste d’incontro di esponenti politici e lavoratori che pretendono risposte soprattutto in ordine allo sblocco delle importanti opere stradali in quota al territorio, Statale 275 Maglie-Leuca in primis. Ultima in ordine cronologico, è quella firmata dal presidente della Provincia, Antonio Gabellone, e dai parlamentari Cor salentini Rocco Palese, Roberto Marti e Francesco Bruni che, ieri, hanno chiesto al prefetto di organizzare un confronto con il presidente del Consiglio. Richiesta urgente ma, per ora, non accolta. La Prefettura non ha, infatti, convocato alcun tavolo ed è probabile che non lo faccia nemmeno nelle prossime ore, in considerazione del fatto che il prefetto Claudio Palomba incontrerà Anas e il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, a Roma, tra quattro giorni.

«Il vertice è martedì 13. Il prefetto ha ottenuto un appuntamento per il tramite del viceministro allo Sviluppo economico, Teresa Bellanova. L’incontro si svolgerà presso il direttore generale del settore “Strade e Autostrade” del ministero delle Infrastrutture e ci sarà anche Anas. Altro - conferma il capo di Gabinetto del prefetto, Beatrice Mariano - non è in programma». Nella sua missiva al prefetto, il presidente Gabellone evidenzia l’estrema esigenza «condivisa da tutto il territorio e da tutti gli schieramenti politici» di godere in tempi brevi della nuova 275: opera di ammodernamento attesa da 22 anni la cui aggiudicazione è, però, tornata in bilico. Tanto l’iter procedurale e autorizzativo e quello progettuale dell’opera risultano, infatti, interessati da decisi rilievi operati dai tribunali amministrativi, delle Procure di Lecce e Roma e dall’Autorità nazionale anticorruzione.

«Con l’occasione della visita a Lecce del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, Le chiedo di voler valutare l’opportunità di concordare un breve incontro operativo con le istituzioni locali finalizzato allo sblocco dell’importante opera di realizzazione della S.S. 275, considerata un’infrastruttura di rilevanza strategica per il territorio salentino». Questo ha scritto Gabellone ieri al prefetto, interessando anche il viceministro allo Sviluppo economico, Teresa Bellanova, il presidente della Regione, Michele Emiliano e i parlamentari salentini. E dopo pochi minuti, nei confronti del prefetto, la stessa richiesta è stata incalzata dai tre parlamenti “Conservatori e riformisti”: «La preghiamo di assumere ogni possibile iniziativa per realizzare l’incontro in parola».

Sono gli stessi parlamentari che nelle ultime settimane, come quelli del Pd, hanno “abbracciato” la protesta dei lavoratori del gruppo Palumbo che, in Ati con Matarrese, si contende con Igeco e Ccc l’appalto da 288 milioni di euro. Il Governo ha più volte ribadito l’intenzione di realizzare l’opera. Ma spetta ad Anas decidere: se procedere, cioè, a nuova gara o se, invece, aggiudicare l’opera a uno due grupi in causa. I lavoratori (121 licenziati alla fine di luglio) da giorni dormono in tende accampati lungo la 275 e all’arrivo al Politeama di Lecce del premier srotoleranno i loro striscioni. Una settimana fa hanno scritto al presidente Renzi una lettera chiedendo di sbloccare rapidamente i lavori. E lo stesso hanno fatto qualche giorno dopo gli operai della ex Bat: altra fabbrica spenta all’esito di una riconversione mai attuata e foriera solo licenziamenti di massa (altri 154 in mobilità da maggio scorso). Gli operai saranno oggi davanti al Politeama e chiedono a Renzi un breve incontro. Oggi si vedrà. Intanto, però, una convocazione è arrivata. E’ firmata dal ministero dello Sviluppo economico: tavolo a Roma il 27.
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