Organizzata da Arthemisia e sostenuta da Generali Italia, l’esposizione riunisce 55 opere, da Monet a Zandomeneghi, da Gauguin a Pissarro, da Cézanne a Sisley. A essere immortalati sono momenti intimi, storie personali, incontri, relazioni tra artisti, vita quotidiana.
Si va così da Gustave Caillebotte che raffigura uomini sul balcone del suo appartamento parigino in boulevard Haussmann a Pierre-Auguste Renoir che ritrae i figli di Martial Caillebotte, fino a Edouard Manet che rappresenta Berthe Morisot e quest’ultima che fa il ritratto alla figlia con una modella.
«Fin dall’inizio, l’impressionismo si è diffuso esclusivamente grazie agli appassionati e agli sforzi di un mercante visionario, Paul Durand-Ruel», spiegano Claire Durand-Ruel, discendente di Paul, e Marianne Mathieu, direttrice scientifica Musée Marmottan Monet di Parigi, che curano l’esposizione.
Pierre-Auguste Renoir Pins aux environs de Cagnes, 1910 – circa Olio su tela, 22x33 cm Collezione Pérez Simón, Messico
«La mostra rende omaggio ai primi sostenitori dell’impressionismo e ai loro emuli, i collezionisti di oggi». Non a caso, la sede scelta è Palazzo Bonaparte - qui visse Maria Letizia Ramolino, madre di Napoleone - prima d’ora usato come residenza privata. «Restituire questo Palazzo alla città per noi ha un grande valore - dice Lucia Sciacca, direttore Comunicazione e Social Responsibility Generali Italia - siamo molto felici di ospitare questa prima grande mostra nel Palazzo che, grazie anche alla collaborazione di Arthemisia, diventa un polo di sviluppo per la comunità».
Un viaggio alla scoperta della Parigi di fine Ottocento, tra quotidianità ed emozioni, e pure alla riscoperta di un tesoro romano e della sua storia.
La mostra “Impressionisti segreti” si può vedere fino all’8 marzo a Palazzo Bonaparte, Spazio Generali Valore Cultura, in piazza Venezia 5, Roma. Orari: lun-ven 9-19, sab e dom 9-21. Biglietto: 15 euro, ridotto 13. Info: 068715111
Berthe Morisot Devant la psyché, 1890 Olio su tela, 55x46 cm Collection Fondation Pierre Gianadda, Martigny, Suisse Photo Michel Darbellay, Martigny