Carabiniere ucciso, in migliaia ai funerali e le lacrime della moglie sulla bara. Generale Nistri: «Polemiche non siano la dodicesima coltellata»

Carabiniere ucciso, in migliaia ai funerali e le lacrime della moglie sulla bara. Generale Nistri: «Polemiche non siano la dodicesima coltellata»
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Lunedì 29 Luglio 2019, 10:47 - Ultimo aggiornamento: 30 Luglio, 09:14

Nella chiesa dove si era sposato il 13 giugno, a Somma Vesuviana, Mario Cerciello Rega, il vicebrigadiere dei Carabinieri  ucciso da un turista americano a Roma, ci è tornato solo in una bara. La contraddizione più grande sembra questa ai tanti amici e conoscenti che cominciano a riempire la chiesa di S. Croce di S. Maria del Pozzo già alle 9, tre ore prima dell'inizio dei funerali. 
 

 

«Non si può morire in questo modo quando si indossa una divisa e si ha un cuore buono». C'è folla, mille persone, forse più. Tanti non riescono ad entrare in chiesa e attendono sul piazzale esterno, sotto un sole impietoso. «Eroe», grida qualcuno all'arrivo del feretro. «La divisa era la sua passione fin dalla scuola media», dice Emanuele, compagno di scuola. C'è tanta commozione: il vicebrigadiere e la moglie, Rosa Maria Esilio, erano conosciuti un pò da tutti in questa cittadina di 30 mila abitanti sotto il Vesuvio. 

LA DIRETTA
Ore 14.06
Al termine della cerimonia funebre, il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha voluto porgere un ultimo saluto al vicebrigadiere Mario Cerciello Rega prima che il feretro fosse portato al cimitero. Numerose persone hanno applaudito il gesto di Salvini e gli hanno chiesto di garantire la pena giusta agli assassini: «Salvini, fai giustizia», «Giustizia per Mario».

Ore 13.57 La bara del vice brigadiere Mario Cerciello Rega è stata salutata da accorati applausi all'uscita dalla chiesa di Santa Croce, a Somma Vesuviana (Napoli), dove si sono appena conclusi i funerali. Alcune centinaia di persone si sono trattenute all'esterno malgrado il sole cocente, in attesa della fine del rito. Tre squilli di tromba dei carabinieri hanno salutato il feretro e palloncini bianchi sono stati liberati in cielo da esponenti del volontariato e amici del carabiniere che a Somma era praticamente conosciuto da tutti. Si è quindi formato un corteo funebre con monsignor Santo Marcianò, Ordinario militare, e dai parroci dell'area vesuviana che sono intervenuti alla cerimonia insieme con carabinieri ed autorità.

Ore 13.40 «Essere moglie di carabiniere»: Rosa Maria, vedova di Mario Cerciello Rega, ha letto tra le lacrime un testo su questo tema,
un post che circola da anni su Facebook tra mogli e fidanzate dei militari. Subito dopo l'Ordinario militare Santo Marcianò ha concluso il rito funebre, ricordando come oggi «l'Italia intera sia in lutto». Il feretro è stato portato a spalla fuori della chiesa, tra gli applausi scroscianti dei presenti. Da «gioia e dolore, solitudine e fierezza», nasce la lacrima «che solo la moglie di un carabiniere prova», frutto «di tutti quei valori cui suo marito è legato e che lei farà suoi». Rosa Maria, la vedova di Mario Cerciello Rega, ha letto dall'altare - al termine delle esequie del vicebrigadiere - un testo dedicato alle mogli dei carabinieri, chiedendo di non essere inquadrata in questo momento di dolore. La moglie di un carabiniere «deve possedere le qualità di un padre e di una madre allo stesso tempo, essere sempre attiva ed intraprendente, far fronte a tutte le necessità, essere capace di svolgere allegramente le sue mansioni anche se è stanca o ammalata, ed essere capace di cambiare casa, abitudini e amicizie spesso e all'improvviso», si legge nel testo - pubblicato su molte pagine Facebook da mogli e fidanzate dei militari dell'Arma - letto da Rosa Maria davanti alla bara del marito, sulla quale durante le esequie sono state deposte alcune foto della coppia sorridente durante le nozze


Ore 13.21 «​Giusti i dibattiti ma oggi teniamoli fuori», «evitiamo la dodicesima coltellata». Lo ha detto il comandante dell'Arma dei Carabinieri, generale Giovanni Nistri, nel corso del suo intervento nella chiesa Santa Croce alle esequie del vice brigadiere Mario Cerciello Rega. Mario, ha detto, è stato un carabiniere «morto per tutelare i diritti di tutti, anche di una persona arrestata: insieme con lui chiediamo rispetto per tutti gli altri carabinieri che fanno il suo stesso lavoro».

Ore 13.00 Sarà sepolto nel cimitero di Somma Vesuviana il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. Nel cimitero della cittadina in cui è nato e cresciuto è stata eretta una lapide in suo onore e ricordo.

Ore 12.54 Conclusa l'omelia. «Mario non era un rassegnato! Noi non siamo rassegnati e non ci rassegneremo»: così l'Ordinario militare per l'Italia, mons. Santo Marcianò, dall'altare della chiesa di Somma Vesuviana gremita per i funerali di Mario Cerciello Rega. L'Ordinario militare per l'Italia ha ripetuto più volte la parola «Risorgi!»: «Mario lo dice anche a tanti cuori di criminali, particolarmente a quei giovani tentati dalla violenza e dal guadagno facile, dalla cultura delle dipendenze e del rischio estremo. Risorgi, giovane, purifica e cambia la tua vita, renditi conto di cosa è la vita, di cosa la custodisce e le dona sapore e senso». «Quello che è successo è e rimane profondamente ingiusto», ma la morte del vicebrigadiere di Somma Vesuviana «rappresenta una testimonianza di amore e di fede». «In vita, la tua luce era rimasta nascosta tra i familiari e gli amici, in questo paese natale, nel quartiere dove prestavi servizio a Roma; oggi, però, splende davanti agli uomini, diventando per la nostra Nazione, per il mondo, per la Chiesa tutta, faro che indica la strada, esempio che illumina, fonte di speranza che sostiene. Questo è il dono che ci lasci, caro Mario», ha concluso monsignor Marcianò tra gli applausi.


ore 12.35 Mario Cerciello Rega «ha servito persino la vita dei criminali, anche di colui che lo ha accoltellato e che, certamente, egli avrebbe voluto difendere dal dramma terribile della droga che disumanizza e rende vittime dei mercanti di morte, soprattutto i giovani». Così nell'omelia dei funerali a Somma Vesuviana l'arcivescovo Santo Marcianò. «I suoi colleghi riferiscono di come incarnasse a perfezione la missione del carabiniere, con competenza e destrezza ma anche con una dedizione e una cura della persona superiori a ogni regolamento scritto; era capace di vegliare una notte intera in ospedale, accanto a una madre vedova e alla figlia, o di provvedere ai pasti e alla dignità dei criminali arrestati. Il suo sorriso ha occupato in questi giorni le prime pagine dei giornali, testimonianza di una non comune capacità di donare amore, amicizia, gioia. Era la sua vita, perciò ha potuto servire la vita fino alla fine, offrendo una lezione indimenticabile che lascia senza parole e ha fermato l'Italia, con una partecipazione di popolo poche volte registrata».

ore 12.20 Sulla bara di Mario Cerciello Rega sono state messe la foto del matrimonio e la maglia del Napoli, squadra per la quale Mario tifava.

ore 12.18 Ha avuto inizio nella chiesa - gremita - di Santa Croce la celebrazione dei funerali di Mario Cerciello Rega. La chiesa è la stessa dove Rega un mese e mezzo fa aveva sposato la fidanzata Rosa Maria, che oggi ha seguito l'ingresso del feretro. Sulla bara, foto del matrimonio e una maglia del Napoli, di cui Mario era appassionato tifoso. Presiede la concelebrazione l'arcivescovo Santo Marcianò, Ordinario militare per l'Italia.


ore 12.11 Il feretro del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega è appena entrato nella chiesa di Sana Maria del Pozzo, dove è stato accolto da un lungo applauso della folla di presenti partito già dal piazzale esterno alla parrocchia. Il feretro è stato portato in chiesa a portato a spalla da 6 carabinieri, scortati da 4 colleghi in alta uniforme. Nella stessa chiesa, circa un mese e mezzo fa, il carabiniere si era sposato con Rosa Maria Esilio.

ore 12.03 È entrato in chiesa anche il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta per partecipare al funerale del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega nella parrocchia di Santa Maria del Pozzo a Somma Vesuviana.

Applausi in chiesa per Salvini. Applausi hanno accolto l'arrivo del vicepremier Matteo Salvini nella chiesa Santa croce di Santa Maria del pozzo a Somma Vesuviana, dove tra poco si svolgeranno i funerali del carabiniere ucciso a Roma. Al suo ingresso alcune anziane signore lo hanno intercettato dicendogli «proteggete i nostri ragazzi». Ci sono stati applausi anche all'arrivo di Di Maio.


ore 11.50 È iniziato l'afflusso delle autorità nella chiesa Santa Croce di Santa Maria del Pozzo, a Somma Vesuviana: sono appena giunti il ministro degli Interni Matteo Salvini e il presidente della Camera Roberto Fico. Il ministro Luigi Di Maio è atteso nei prossimi minuti.
Poco prima erano arrivati anche il vice presidente del Senato Ignazio La Russa, la parlamentare del Pd Roberta Pinotti, ed il sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo. Presenti anche la medaglia d'oro al valore militare Gianfranco Paglia, il sindaco di Roma Virginia Raggi e il presidente della Campania Vincenzo De Luca. Sono circa 500 le persone raccolte sul piazzale esterno della chiesa mentre altre 400 sono all'interno. Palloncini bianchi con un cuore viola è la scritta «Ciao Mario» sono stati preparati da un gruppo di giovani e saranno liberati in cielo all'uscita del feretro dalla chiesa. 


E sono invece mille persone radunate fuori dalla chiesa per il funerale. Mille persone si sono radunate all'esterno della chiesa di Santa Maria del Pozzo a Somma Vesuviana per dare l'ultimo saluto a Mario Cerciello Rega, il vicebrigadiere dei carabinieri ucciso a Roma durante il servizio. Uomini delle forze dell'ordine, preti, tra cui padre Maurizio Patriciello, gente comune, parenti e amici ma anche chi non conosceva il carabiniere ed è giunto da Napoli apposta per rendergli omaggio. Proprio in questa chiesa, poco più di un mese fa, Mario Cerciello Rega si era sposato. «Ricordo ancora quella bellissima cerimonia - spiega una conoscente del vicebrigadiere - quel giorno piangemmo di gioia, oggi piangeremo di dolore. Che peccato, un bravo ragazzo che non doveva avere questa sorte».



Per onorare la memoria del vicebrigadiere dei Carabinieri Mario Cerciello Rega, ucciso a Roma, tutte le trasmissioni della Rai osserveranno un minuto di silenzio alle 11.30 di oggi lunedì 29 luglio. L'omaggio al carabiniere proseguirà poi, a partire dalle 11.55 su Rai1, con la diretta della cerimonia funebre, a cura del Tg1 da Somma Vesuviana. 

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