Benvenuti: «Vi invito a casa, via Fb, in attesa che riapra il mio teatro»

«Due sole prove generali, molto divertenti, con i miei meravigliosi compagni d’avventura Paolo Cioni e Maria Vittoria Argenti, e poi il corona virus ci ha frizzati». Così lo spettacolo Chi è di scena, di e con Alessandro Benvenuti - che è anche direttore artisticodel teatro di Tor Bella Monaca - viene posticipato a maggio.

Ha pensato a una versione streaming? 
«No, la produzione si dovrebbe far carico di un impegno economico troppo ingente da sostenere in un momento fra l’altro in cui è già in atto un evidente e forte danno economico per tutto il settore». 

Idee per essere vicino al suo pubblico? 
«Certo, ho un fan club su Facebook composto da persone graziosissime, e sto riflettendo sulla possibilità di fare una sorta di diario di bordo di questa quarantena per mantenere i contatti con loro». 

Sta già lavorando a questo progetto? 
«Sì, è già pronta una prima bozza di diario da aggiornare regolarmente. Tuttavia (ride ndr) non volendo rivelare nulla della mia dimora, vi offrirò dei brevi scorci di panorama e magari foto di dettagli». 

Una sorta di tributo al suo pubblico? 
«Un modo di comunicare affettuoso con tutti loro che da nord a sud mi vengono a trovare in teatro per dirgli che l’uomo resiste, che continua a pensare e non si fa abbattere dalle avversità». 

Come sta gestendo, da direttore artistico, questa emergenza? 
«Preparando il futuro. Il 7 maggio avremmo dovuto debuttare con lo spettacolo Certi di esistere di cui sono autore e regista, per cui abbiamo potuto formare la cosiddetta compagnia stabile di Tor Bella Monaca. Stiamo portando avanti le prove su Skype singolarmente». 

Altri impegni da casa? 
«La gestione dei teatri di Siena Rozzi, e dei Rinnovati. Poi voglio buttare via molta roba inutile, leggere e guardare bei film con mia moglie». 

E la serie BarLume? 
«Siamo pronti per girare l’ottava verso fine maggio salvo cambiamenti». 

Ritornerà alla regia cinematografica? 
«Mi piacerebbe molto rivestire di nuovo quel vedremo come si evolveranno le cose C’è fra l’altro già un progetto che non dico per scaramanzia per ora in stand by». 

Un appello affettuoso 
«Ragazzi restiamo a casa, obbediamo tutti a ciò che ci indica di fare la scienza. Non importa chi siede al governo, perché sta doppiando la voce della scienza, e non è portavoce di un colore politico; ma del buonsenso e della vita». 
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