Sarah Scazzi, il pm: il giorno del delitto
uscì di casa prima delle 14

Sarah Scazzi, il pm: il giorno del delitto uscì di casa prima delle 14
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Martedì 26 Febbraio 2013, 11:50 - Ultimo aggiornamento: 3 Marzo, 17:53
TARANTO - Sarah Scazzi usc da casa intorno alle 13.45-13.50 del 26 agosto 2010 dopo aver mangiato un cordon bleu, secondo alcune testimonianze tra cui quella della badante dello zio di Sarah, e dopo aver ricevuto verso le 13 un messaggio da Sabrina che dovevano andare al mare.



Dunque la quindicenne di Avetrana arrivò a casa Misseri verso le 14. È quanto sostenuto al processo per il delitto Scazzi dal pm Mariano Buccoliero, che sta ricostruendo nella sua requisitoria le fasi che precedettero l'omicidio della ragazzina.



«L'uscita da casa - ha detto tra l'altro il pm - non può essere collocata verso le 14.30. Se l'unico messaggio ricevuto da Sarah fosse stato quello delle 14.25 e 11 secondi, Sarah sarebbe dovuta arrivare a casa Misseri dopo l'amica Mariangela Spagnoletti che, a detta della stessa Sabrina, ha detto che arrivò alle 14.40. Dopo le 14 il cellulare di Sarah viene sollecitato da cinque chiamate, ma nessuno si è accorto di nulla in casa perché Sarah era già uscita».



Il pm. ''Secondo quanto racconta Michele Misseri, e quanto si ricava dalle dichiarazioni di Sabrina, l'agricoltore avrebbe ucciso in garage Sarah e si sarebbe affacciato per parlare con la figlia che era in veranda, tutto in meno di quattro minuti. Ma è tecnicamente impossibile stando alle loro stesse dichiarazioni''. Lo ha detto il pm Mariano Buccoliero nella requisitoria che sta tenendo in Corte d'Assise a Taranto al processo per l'omicidio di Sarah Scazzi. ''La verità è che Michele parlava su "imbeccate" di Sabrina'' ha aggiunto il pubblico ministero. Buccoliero sta ricostruendo in questi frangenti il percorso fatto da Sarah il 26 agosto 2010 dalla sua abitazione a quella dei Misseri, utilizzando le testimonianze di coloro che l'hanno vista transitare in strada.