Processo Scazzi, astensione di un giudice
Il mese prossimo la requisitoria dei pm
La teste: «Lei era innamorata di Ivano»

Processo Scazzi, astensione di un giudice Il mese prossimo la requisitoria dei pm La teste: «Lei era innamorata di Ivano»
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Martedì 29 Gennaio 2013, 11:45 - Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 13:15
TARANTO - La difesa di Sabrina Misseri ha presentato un'istanza di ricusazione nei confronti di uno dei giudici popolari che compongono la corte d'Assise. La richiesta stata presentata dopo che l'avvocato Franco Marseglia ha "intercettato" un commento negativo da parte del giudice nei confronti della teste, un'amica di Sabrina. Subito dopo la camera di consiglio, il giudice in questione - una donna - ha presentato un'istanza di astensione, subito accolta dalla corte. La donna è stata sostituita da uno dei giudici popolari pronti a subentrare. Secondo quanto riferito dall'avvocato Marseglia, questo non sarebbe il primo episodio del genere che si è verificato dall'inizio del processo.



Il calendario. L'udienza è terminata, e la corte ha già stilato un calendario delle prossime udienze. Il processo si avvia verso la conclusione: per il 25 febbraio è previsto l'inizio della requisitoria dei pubblici ministeri.



La testimonianza.
«Sapevo della simpatia e dell'innamoramento tra Sabrina e Ivano, dell'attrazione che ci può essere tra ragazzi di vent'anni. Non sono arrivati al fidanzamento, ma Sabrina mi disse che una sera ci fu una piccola effusione fisica tra i due che, però, non ha portato a nulla». Lo ha sottolineato Liala Nigro, amica di Sabrina Misseri, deponendo al processo per l'omicidio di Sarah Scazzi. La testimone ha ricordato che dopo l'arresto di Michele Misseri non andò a trovare Sabrina per alcuni giorni «perché - ha osservato - mi sembrava indelicato. Quando ci siamo viste, in un momento successivo, lei sembrava abbastanza triste per quello che era accaduto». La sera precedente l'arresto di Sabrina, Liala Nigro organizzò una cena a cui parteciparono la stessa Sabrina, Ivano Russo, Alessio Pisello e Valentina Misseri con il marito. «Avevo sentito Sabrina al telefono - ha aggiunto l'amica - e lei piangeva. Per quello decisi di organizzare qualcosa per distrarla».



«In un paio di occasioni, un annetto prima che accadesse il fatto, Sabrina mi disse che era preoccupata per il padre, sosteneva che aveva comportamenti un pò strani, che il suo rapporto con la madre si era deteriorato e che aveva problemi di memoria e di aggressività», ha detto la Nigro, rispondendo alle domande del difensore di Sabrina Misseri, avv.Nicola Marseglia. La teste ha parlato dei rapporti tra Sabrina e Mariangela Spagnoletti, osservando che tra le due ci fu una frequentazione più assidua per alcuni mesi ma che «non si poteva parlare di una vera e propria amicizia» e che ci fu «una simpatia» tra Ivano e Desiree, un'amica comune, «che si è concretizzata in un rapporto fisico e nulla più».



«Nessuno screzio tra cugine». «Sarah e Sabrina erano molto legate, si vedevano praticamente ogni giorno. Il loro rapporto era tranquillo e personalmente non ho mai visto screzi tra le due, né ho notato atteggiamenti di gelosia o invidia per l'amicizia con Ivano Russo». Lo ha detto Liala Nigro, amica di Sabrina Misseri, nel corso del processo per l'omicidio di Sarah Scazzi, la 15enne di Avetrana uccisa e gettata in un pozzo il 26 agosto del 2010, dinanzi alla corte d'Assise di Taranto. Nigro è l'ultima testimone che chiude la fase del dibattimento. La testimone ha sottolineato che Sarah usciva con loro solo quando era presente Sabrina e che era piuttosto taciturna. «Rimaneva - ha aggiunto - comunque sulle sue, non esprimeva tanto i suoi pareri perchè noi facevamo discorsi lontani dai suoi interessi».



Gli squilli del cellulare. La Nigro nel corso della deposizione
ha sottolineato che sua madre riferì ai carabinieri di aver visto Sarah il giorno dell'omicidio (il 26 agosto 2010) intorno alle 13-13.30 e che un paio di giorni dopo la sua scomparsa sempre la madre provò a telefonare a Sarah e il cellulare della 15enne in una occasione squillò. Il dibattimento è stato dichiarato chiuso e ora la corte d'Assise dovrà calendarizzare gli interventi di accusa, difesa e parti civili.



La Corte d'Assise di Taranto ha messo a punto le date delle ultime udienze del processo per l'uccisione di Sarah Scazzi. Il 25 e il 26 febbraio è prevista la requisitoria del pubblico ministero Mariano Buccoliero, il 4 marzo prenderà la parola il procuratore aggiunto Pietro Argentino, poi sono state fissate altre udienze per la discussione delle parti civili e dei difensori degli imputati fino all'8 aprile. Gli imputati sono nove. Sono accusate di omicidio volontario, sequestro di persona e soppressione di cadavere la zia di Sarah, Cosima Serrano, e sua figlia Sabrina Misseri. Michele Misseri è imputato di concorso in soppressione di cadavere con le due donne e del furto del telefonino di Sarah e di danneggiamento, seguito da incendio, degli effetti personali di Sarah. Carmine Misseri e Cosimo Cosma sono accusati di concorso in soppressione di cadavere. Gli altri quattro imputati a giudizio sono l'avvocato Vito Russo, ex difensore di Sabrina, al quale vengono contestati i reati di favoreggiamento personale e intralcio alla giustizia, e altri tre presunti favoreggiatori: Antonio Colazzo, Cosima Prudenzano e Giuseppe Nigro, che sono il cognato, la suocera e l'amico del fioraio di Avetrana Giovanni Buccolieri che dapprima raccontò di aver visto Cosima Serrano costringere Sarah, con la forza a entrare nella propria automobile e poi disse che si era trattato di un sogno. Buccolieri non è a giudizio in questo processo.
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