Processo Sarah, acquisite le deposizioni
di Carmine Misseri e Cosimo Cosma

Cosimo Cosma
Cosimo Cosma
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Martedì 2 Ottobre 2012, 11:46 - Ultimo aggiornamento: 23 Ottobre, 11:59
TARANTO - La Corte di assise di Taranto, dopo la camera di consiglio, ha deciso di acquisire i verbali delle deposizioni rese prima come testimoni e poi come indagati di Carmine Misseri e Cosimo Cosma, imputati di concorso in soppressione di cadavere nel processo per l'omicidio della quindicenne di Avetrana Sarah Scazzi. Il processo è in corso a Taranto. La Corte si era riunita in camera di consiglio perchè i difensori dei due imputati, che poco prima si erano avvalsi della facoltà di non rispondere, avevano eccepito che i loro assistiti, quando erano stati sentiti per "sommarie informazioni testimoniali", risultavano già iscritti nel registro degli indagati. La Corte ha deciso di accogliere la richiesta della Procura di acquisire i verbali delle deposizioni e degli interrogatori dei due imputati, di fatto respingendo quanto eccepito dalle difese.



Nella prossima udienza del 23 ottobre del processo per l'omicidio di Sarah Scazzi sarà sentito Michele Misseri, zio della vittima. Lo ha stabilito la Corte di Assise di Taranto al termine dell'udienza odierna. L'agricoltore di Avetrana sarà interrogato nelle vesti di imputato (l'uomo è inserito anche nella lista dei testimoni della difesa). Michele Misseri è accusato di concorso in soppressione di cadavere e altri reati minori. Nell'udienza del 30 ottobre saranno interrogate le due imputate principali, Cosima Serrano e la figlia Sabrina Misseri, zia e cugina della vittima, che rispondono di omicidio volontario, sequestro di persona e concorso in soppressione di cadavere.



L'avvocato Russo. Mai distrutto verbali di indagini difensive riguardanti Ivano Russo, il ragazzo che sarebbe stato conteso tra Sarah e Sabrina; «meravigliato» invece che lo stesso Ivano lo abbia accusato di aver tentato di intimidirlo per avere dichiarazioni favorevoli alla sua assistita dell'epoca, Sabrina Misseri. Così l'avvocato Vito Russo, ex difensore di Sabrina Misseri, si è difeso in Corte d'Assise al processo per l'omicidio di Sarah Scazzi. Vito Russo è imputato di favoreggiamento personale nei confronti di Sabrina e di intralcio alla giustizia. La prima accusa deriva da un telegramma fatto inviare dalla sorella di Sabrina, Valentina, per far sostituire il legale del padre Michele Misseri, che aveva accusato la figlia Sabrina del concorso nel delitto. Vito Russo ha riferito in aula di aver solo accompagnato Valentina in auto a casa di Carmine Misseri, fratello di Michele, per un telegramma, ma di non aver avuto nulla a che fare con il testo del telegramma stesso. L'accusa di intralcio alla giustizia per l'avvocato Russo è legata ad un verbale di Ivano Russo, da lui sentito per indagini difensive, che secondo l'accusa sarebbe stato strappato perché non favorevole a Sabrina, e sostituito con un secondo verbale. Vito Russo ha negato in aula oggi questa circostanza, riferendo che il primo verbale venne chiuso poco dopo l'inizio perché le domande erano ancora troppo "generiche" e se ne aprì un altro; modalità difensive, ha detto, che sarebbero state anche consigliate nei vari corsi forensi da lui sostenuti. Di quelle dichiarazioni di Ivano Russo l'ex legale di Sabrina non ha registrazione, che pure venne fatta con un Blackberry di una terza persona che li aveva fatti incontrare. Vito Russo ha detto oggi di aver tentato in più occasioni di avere copia della registrazione, ma senza riuscirci.
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