Passat, è la settima generazione
Ecco la nuova berlina e station tedesca

La nuova Passat
La nuova Passat
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Martedì 26 Ottobre 2010, 20:23 - Ultimo aggiornamento: 29 Ottobre, 13:24
BARCELLONA (26 ottobre) - In 37 anni ha conquistato nel mondo oltre 15 milioni di clienti: in media, oltre 405.000 automobili all’anno.
Performance non lontana da quella delle compatte e delle city car che dominano le classifiche annuali di vendita a livello europeo. La protagonista di questo exploit si chiama Passat, e non ha certo bisogno di presentazioni: è il termine di paragone nella categoria di appartenenza, nella classifica delle vetture aziendali più gettonate non ha praticamente rivali, la sua longevità ne ha fatto un’icona paragonabile per carisma alla Golf, la “cugina” più piccola rispetto alla quale apporta ai floridi conti di Wolfsburg un contributo unitario ben superiore.



Forte di questo palmarés, la media Volkswagen si appresta a celebrare (il lancio ufficiale è annunciato per gennaio, ma la prevendita è già cominciata) la settima generazione, esibendo contenuti estetici e tecnici che la differenziano con evidenza dal modello attuale, smentendo chi con un pizzico di perfidia parla di “generazione 6 e mezzo”, appigliandosi al fatto che la nuova Passat non utilizza un pianale inedito. Forse dimenticando che il concetto di piattaforma - per anni considerata l’anima stessa di un’automobile - sta evolvendo verso architetture modulari adattabili a vetture molto diverse per tipologia e caratteristiche.



Basta un’occhiata per capire che la svolta è radicale, e va ben oltre un restyling seppur profondo: la Nuova Passat rappresenta l’affermazione definitiva della filosofia stilistica di Walter de’ Silva, il responsabile del design dell’intero gruppo Volkswagen che predica la massima semplicità delle linee.

Berlina o Variant che sia, la Passat 7 è davvero bella e s’inserisce nel filone tracciato dalla Golf prima e dalla Polo poi: il look è pulito ed essenziale, con il frontale che sembra un inno al family feeling (altro cardine nella concezione di de’ Silva), vista la strettissima parentela con il “volto” delle altre berline in gamma, dalla piccola Polo all’imponente e lussuosa Phaeton.



La riscoperta della semplicità si ricollega a un passato più sobrio, dove la concretezza faceva aggio sull’ostentazione. Proprio questo è il segno della modernità, dell’attenzione a una clientela le cui esigenze sono state radicalmente modificate dalla crisi globale. A confermare che la Passat 7 è un’auto che guarda avanti provvedono i contenuti, ricchi di soluzioni in genere riservate a modelli di fascia superiore, i dispositivi più evoluti in tema di sicurezza e comfort.



Basti pensare al sistema di riconoscimento della stanchezza del guidatore, che esaminandone il comportamento attiva un segnale d’allarme qualora rilevi un calo di attenzione potenzialmente pericoloso e che appare per la prima volta - è di serie a partire dall’allestimento Comfortline - in un’auto di questo segmento. E’ invece un debutto nell’ambito del marchio la frenata di emergenza City, un dispositivo che si attiva al di sotto dei 30 km orari e che - arrivando ad arrestare completamente la vettura - contribuisce a scongiurare l’eventuale tamponamento.



Sul piano del comfort, il Park Assist provvede a parcheggiare automaticamente (il conducente deve solo inserire la marcia giusta) sia parallelamente alla strada, sia nella disposizione “a pettine”. Se ai circa 550 euro di questo sistema opzionale se ne aggiunge un altro centinaio, si può far conto anche su un geniale “uovo di Colombo” destinato a essere apprezzato soprattutto dalle signore alle prese con la spesa settimanale e il relativo ingombro: basta stare dietro alla vettura e muovere opportunamente un piede per aprire automaticamente, purché si abbia con sé la chiave elettronica, il vano bagagli anche con le mani occupate dai sacchetti del supermercato.

Tra l’altro, ce ne stanno proprio tanti, visto che il vano di carico della Variant (station wagon nella terminologia Volkswagen) varia da 603 a 1.731 litri, mentre i 565 litri della berlina possono crescere grazie al meccanismo che consente di abbattere con un solo movimento gli schienali posteriori.

Dall’empireo delle “ammiraglie & dintorni” sono inoltre piovute sulla Passat delle assistenze hi-tech che comprendono tra l’altro il disinserimento automatico degli abbaglianti all’incrocio con un altro veicolo, il segnalatore del superamento involontario della linea di corsia e della presenza di un veicolo nell’angolo cieco del retrovisore, il sistema di riconoscimento della segnaletica che proietta sul display il limite di velocità in vigore al momento. Per non parlare dei sedili opzionali che elargiscono un rilassante e salutare massaggio alla schiena.



Nel corso della prova su strada le sorprese più apprezzate sono venute dallo sterzo, rapido e preciso nelle risposte, e dal silenzio che avvolge l’abitacolo anche quando nel cofano ronfa un motore diesel. A proposito di motori, lo schieramento è davvero imponente. Ai cinque disponibili al lancio (benzina TSI 1.4 da 122 cv e 1.8 TSI da 160 cv, diesel 2.0 TDI da 140 e 170 cv, 1.4 TSI Ecofuel a benzina/metano da 150 cv) si aggiungeranno in giugno il più sobrio della compagnia, il TDI 1.6 da 105 cv che emette solo 109 g/km di CO2, e il 2.0 da 140 cv BlueTDI già rispettoso delle normative Euro 6 che entreranno in vigore nel 2014.



Se a questa batteria si aggiungono i cambi automatici DSG doppia frizione a 6 o 7 marce in alternativa alla trasmissione meccanica a sei rapporti, piuttosto che la disponibilità della trazione integrale 4Motion con i 2.0 TDI, il risultato è una potenza di fuoco davvero impressionante. L’offerta è in grado di soddisfare qualsiasi esigenza sia delle flotte sia dei privati, e una gamma così articolata e completa darà certamente di che pensare ai rivali della “corazzata” di Wolfsburg.



Il listino italiano, articolato come di consueto nei tre livelli di allestimento Trendline, Comfortline e Highline, parte da 25.100 euro per le versioni a benzina e da 26.200 per quelle diesel, mentre la Ecofuel a metano ne costa 31.250. A queste cifre, valide per la berlina, bisogna aggiungere 1.100 euro per ottenere il prezzo della analoga versione station wagon. Tra i vari tipi di alimentazione, a fare la parte del leone sul nostro mercato sarà il diesel (80% delle vendite), mentre il resto si suddividerà tra benzina (12%) e metano (8%).