C'è il terzo morto in Ciociaria. Altri quattro contagiati nella clinica di Cassino, bloccati i ricoveri

C'è il terzo morto in Ciociaria. Altri quattro contagiati nella clinica di Cassino, bloccati i ricoveri
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Sabato 14 Marzo 2020, 12:56 - Ultimo aggiornamento: 14:40
Un morto e sette nuovi contagiati dal Covid-19, per un totale 37 casi. In Ciociaria rimangono allarmanti i numeri legati al Coronavirus. La vittima, la seconda nel giro di una settimana (la prima era stata l’uomo di 81 anni di Ceprano) è un uomo, imprenditore, di 52 anni residente a Supino. Come spiegato dal sindaco Barletta sono stati attivati i protocolli previsti e la famiglia si trova in isolamento volontario. Il contagio, visto che era affetto da una grave patologia oncologica, gli è risultato fatale. Oltre 300 le persone in sorveglianza domiciliare, ma in 18 hanno terminato il periodo di isolamento. La buona notizia, se pur circoscritta, è che un paziente è guarito. Sono questi i numeri dell’emergenza Coviud-19 in Ciociaria. «Rispetto ai dati di giovedì, su scala regionale, registriamo un aumento di 77 casi di positività, ma c’è anche un incremento delle persone guarite dal Covid-19 che sono 24 nella regione Lazio» è stato il commento dell’assessore alla Sanità della Regione, Alessio D’Amato.

STOP RICOVERI AL "SAN RAFFAELE"
Sul fronte del contenimento in Ciociara è altissima l’attenzione attorno alla clinica San Raffaele di Cassino. Quattro dei sei contagiati nella giornata di ieri sono stati registrati proprio nella struttura cassinate, per questo la Regione ha disposto il blocco dei ricoveri e tutti i necessari accertamenti. In totale i casi positivi riscontrati al San Raffaele dal 5 marzo sono stati sette. Il primo paziente contagiato, un uomo di 81 anni di Sesto Campano (Isernia), è morto, come chiarito dall’autopsia, per infarto, ma ci saranno comunque le indagini sanitarie del caso. «Ci sarà - ha spiegato l’assessore D’Amato - l’indagine epidemiologica in collaborazione tra l’Asl di Frosinone e l’istituto Spallanzani».

CACCIA ALL'UNTORE
Tra le persone contagiate, riscontrate nella giornata di ieri al San Raffaele, c’è una donna di 90 anni di Pontecorvo. A confermarlo è stato il sindaco Anselmo Rotondo. «La donna - ha spiegato Rotondo - da due mesi era ricoverata nella struttura sanitaria, c’è stato comunicato il contagio e l’Asl ha adottato tutte le precauzioni, ponendo in isolamento domiciliare i parenti della donna». Quello registrato a Pontecorvo è il secondo caso nel giro di poche ore, prima della 90enne una donna di 77 anni era stata trasferita dall’ospedale di Cassino allo Spallanzani di Roma.

E nella cittadina fluviale si è scatenata la caccia ai parenti delle persone contagiate, con gravi offese sui social. «Pronto a denunciare i leoni da tastiera, massima solidarietà alle famiglie. Non è questo il clima che ci aiuta ad uscire dalla grave emergenza» ha fatto sapere il sindaco Rotondo. Un’altra donna è risultata positiva al tampone a Cassino: si tratta di un’82enne ricoverata all’ospedale S. Scolastica, ora trasferita allo Spallanzani.


Altro caso positivo a Piglio. A darne comunicazione è stato sempre il sindaco Mario Felli. «Questa mattina (ieri) sono stato contattato dall’Asl di Colleferro che mi ha notiziato della presenza di un nostro concittadino, ricoverato presso l’ospedale di Colleferro, risultato positivo al Coronavirus». Massima è l’attenzione della Prefettura all’emergenza sanitaria. Tant’è che ieri mattina il prefetto Portelli ha ribadito ai sindaci di raccomandare ai cittadini la più rigida applicazione delle norme, «evitando di uscire da casa se non per esigenze assolutamente inderogabili». Al pari è alta l’attenzione delle forze dell’ordine per contrastare le violazioni al decreto Conte.
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