Titoli di Stato, le prossime mosse del governo
Con la fine del quantitative easing, cioè lo stop agli acquisti dei titoli di Stato da parte di Bce e Banca d'Italia, il ruolo degli investitori è diventato centrale. Ma ancor di più quello dei piccoli risparmiatori italiani, che nel corso degli ultimi dodici mesi hanno assorbito per intero l’incremento del debito pubblico. Da luglio 2022 a luglio 2023, infatti, i risparmiatori domestici e le società non finanziarie hanno aumentato lo stock di Btp in portafoglio di 120 miliardi di euro.
Il governo sarà costretto nei prossimi mesi a vendere sul mercato Btp a condizioni vantaggiose, come fatto negli ultimi mesi, per impedire che il debito pubblico si sposti troppo in mano a investitori esteri. Tra emissioni di Btp "speciali" e rendimenti alti dei Btp "comuni", investire sui titoli di Stato diventa quindi un'opzione interessante per molti piccoli risparmiatori.
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