Brindisi, sì al progetto per la vasca di colmata per i dragaggi del porto

Brindisi, sì al progetto per la vasca di colmata per i dragaggi del porto
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Mercoledì 9 Marzo 2022, 10:10

Via libera dalla conferenza dei servizi al progetto definitivo per la vasca di colmata tra Costa Morena Est ed il pontile Petrolchimico, destinata ad accogliere i sedimenti provenienti dai dragaggi del porto. Ad annunciarlo, nelle scorse ore, è stato il deputato e commissario regionale di Forza Italia Mauro D'Attis. «È arrivato - riferisce infatti l'onorevole - l'ok alla progettazione esecutiva della cosiddetta vasca di colmata: un'opera strategica del porto di Brindisi da 39 milioni di euro, finanziata dal fondo complementare del Pnrr del governo Draghi. Dopo l'avvenuta approvazione da parte della conferenza dei servizi di qualche giorno fa, l'opera potrà essere presto appaltata con ricadute economiche rilevanti attuali e future. Si tratta di un pezzo importante del porto di Brindisi, sempre più proiettato a candidarsi su nuovi scenari post-carbone». D'Attis ricorda di avere sostenuto la validità del progetto sin dal suo insediamento, «contro chi a Brindisi lo osteggiava, ho supportato l'Autorità di sistema portuale locale affinché venisse inserito tra le opere finanziate dal governo assieme al banchinamento e al recupero della colmata di Capobianco. Così è stato ed ora, dopo averlo chiesto al ministro Giovannini, mi aspetto che sia nominato un commissario dell'opera: l'impegno ora verte sull'evitare ritardi di qualsiasi genere, burocratici e non».

Il progetto 


Il via libera, in realtà, non riguarda il progetto esecutivo - che rappresenta l'ultimo livello progettuale prima della messa a bando dell'opera - ma quello definitivo, vale a dire quello appena precedente. L'ok, ad ogni modo, rappresenta un passaggio importante, anche perché, contrariamente a quanto avvenuto fino a qualche tempo fa, ha fatto registrare un atteggiamento più collaborativo da parte del Comune di Brindisi, come sottolinea anche il presidente dell'Autorità di sistema portuale Ugo Patroni Griffi.

«Devo ringraziare - dice - tutte le amministrazioni intervenute, come il rappresentante unico delle amministrazioni statali ed il rappresentante unico della Regione.

Ma devo ringraziare anche l'amministrazione comunale che è intervenuta in maniera puntuale e squisitamente tecnica nel procedimento. Non posso che essere grato per questo approccio puramente tecnico e collaborativo da parte di tutti».


I progettisti, riferisce il presidente, sono già al lavoro sul progetto definitivo, in modo da ridurre al minimo i tempi per poter bandire la gara. Ma il procedimento prevede ancora diversi passaggi burocratici, di verifica e revisione, dunque non è semplice prevedere quando questo potrebbe accadere. «La speranza - è l'auspicio di Patrni Griffi - è quella di poter bandire la gara entro l'anno. Ad ogni modo, sono contento che si sia appianato un punto che rilevavo da molto tempo: la non delocalizzabilità. Per quest'opera non è mai esistita una localizzazione alternativa».


L'eventuale commissariamento, auspicato dallo stesso D'Attis, potrebbe ridurre i tempi. «Ma siamo comunque - conclude - in una fase avanzata di un intervento che regge, di fatto, una impalcatura di quasi 250 milioni di euro di opere». Il riferimento del presidente dell'Autorità di sistema è, in particolare, ai dragaggi per l'approfondimento dei fondali, già previsti da tempo, ma anche alla realizzazione delle nuove, attese banchine nell'area di Sant'Apollinare. E non solo. A questi interventi, infatti, si aggiungono anche quelli previsti per banchinare ed attrezzare quella che sarà la Zona franca doganale di Capobianco, che per ospitare le navi previste richiederà ulteriori dragaggi.
F.R.P.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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