Il coronavirus chiude le chiese? Fedeli affacciati ai balconi: il parroco celebra messa sulla terrazza

Il coronavirus chiude le chiese? Fedeli affacciati ai balconi: il parroco celebra messa sulla terrazza
Può una pandemia fermare l'amore? Evidentemente no, tanto più se l'amore di cui si parla - per chi crede - è quello per Dio. Così un parroco...

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Può una pandemia fermare l'amore? Evidentemente no, tanto più se l'amore di cui si parla - per chi crede - è quello per Dio. Così un parroco tutt'altro che rassegnato alla chiusura delle chiese stabilita in tutta Italia dopo l'emanazione delle norme anticontagio, ha deciso di correre ai ripari: i suoi fedeli, gli “innamorati”, non potevano certo restare senza la messa proprio nel periodo pasquale. Vade retro, coronavirus! E così, don Amedeo Basile, parroco della Santissima Addolorata di Taranto, ha trovato uno stratagemma per riunire in preghiera i suoi parrocchiani.


Ha trasferito paramenti, altare e cassa di amplificazione donatagli tempo fa sulla terrazza della chiesa. Aiutato dall'Altissimo - che ha evidentemente gradito l'iniziativa, regalando un meteo clemente - ha celebrato messa per tutto il quartiere, con i tarantini affacciati alle finestre, mani giunte e cuore aperto. E pazienza se il segno di pace non si è potuto scambiare: ci sarà tempo, una volta passata la pandemia, per recuperare strette di mano, baci, abbracci non dati.

L'idea, a don Amedeo, è venuta insieme al seminarista Giorgio D'Isabella ed è stata condivisa con i parrocchiani su whatsapp, che hanno cominciato a seguire i riti religiosi già il 19 marzo e proseguirà ora per tutto il triduo.
 


«Abbiamo immaginato che potesse funzionare - spiega il parroco -  perché la chiesa è tutto sommato piccola e circondata da palazzi. In tanti hanno partecipato, alcuni hanno persino addobbato i balconi». La messa si ripeterà oggi, giovedì santo, alle 18.30, domani alle 17 e la domenica di Pasqua alle 10. “L’amor che move il sole e l’altre stelle”, per dirla con Dante, non si fa certo spaventare da un virus.  Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia