Continua la battaglia tra la magistratura italiana e i siti internet che offrono, in modo illegale, la possibilità di guardare gratis partite di calcio, film ed eventi...
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Secondo il giudice i siti individuati violano le norme a tutela del diritto d'autore.
Anche in quel caso ad essere presi di mira furono i portali che trasmettevano numerosi eventi sportivi e interi campionati di più discipline sportive, nonché concerti musicali e opere cinematografiche e televisive senza possedere i relativi diritti, appartenenti a molteplici operatori delle tv a pagamento e non, nazionali ed estere. In quel caso fu accertato che i siti offrivano contenuti pirata sia in modalità streaming live, cioè in diretta, sia in streaming on demand, a richiesta degli utenti. Tutti i siti, posizionati su server all'estero, riportavano veri e propri palinsesti organizzati per facilitare la scelta del programma preferito. La loro fonte di guadagno principale è legata ai banner pubblicitari inseriti nel corso delle trasmissioni in percorsi che lo spettatore è obbligato a seguire.
Le indagini, volte ad identificare le persone coinvolte nell'illecita attività, sono tuttora in corso. Secondo recenti stime, i danni provocati dallo streaming e downloading illegali sarebbero superiori ai 3 miliardi di euro annui, di cui la metà relativamente ai soli settori cinematografico e musicale. Un cittadino italiano su 3 parrebbe, sempre secondo tali recenti stime, fruire di contenuti audiovisivi non originali, con un danno quantificabile in 500 milioni di euro per il settore. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia