Google, arriva il pulsante compra

Google, arriva il pulsante compra
A distanza di un mese dall'attacco della Commissione Europee nei confronti di Google, contro il quale l'Ue ha aperto due procedure formali per stabilire se i servizi...

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A distanza di un mese dall'attacco della Commissione Europee nei confronti di Google, contro il quale l'Ue ha aperto due procedure formali per stabilire se i servizi legati allo shopping del gigante Usa violino le leggi sulla concorrenza, da un'indiscrezione del Wall Street Journal emerge che il colosso di Montain View sarebbe sul punto di trasformarsi in un autentico supermercato grazie all'introduzione del pulsante “compra”.




Se la notizia troverà conferma (probabile che la multinazionale Usa faccia chiarezza in occasione dell'evento Google I/O dedicato agli sviluppatori di scena a San Francisco a fine mese), in futuro Google non si limiterà più a fornire dettagli sui prodotti per i quali gli utenti effettuano una ricerca sul web, ma offrirà loro anche la possibilità di comperarli. Grazie al pulsante “compra” sarà possibile eseguire acquisti online direttamente dalle pagine del motore di ricerca senza dover passare per il negozio virtuale del rivenditore.



La sperimentazione dovrebbe riguardare inizialmente i dispositivi mobili. Il pulsante sarà presente solo nei link sponsorizzati. Una volta che l'utente avrà effettuato una ricerca su un determinato prodotto comparirà una sezione chiamata “Shop on Google” all’interno della quale sarà possibile procedere in pochi passaggi all’acquisto diretto. In questo modo i rivenditori online non saranno più costretti a gestire la fase più delicata dell'acquisto. Mentre Google, che una volta avvenuta la transazione girerà ai negozi virtuali l'importo della spesa, senza trattenere a quanto pare una percentuale sulla vendita, punta a massimizzare i profitti derivanti dai servizi legati allo shopping, dando ai link sponsorizzati (per i quali le aziende pagano in cambio della visibilità che danno) una marcia in più.



In pratica Bg G svolgerà il ruolo d'intermediario. Quando il servizio, conclusa la sperimentazione, verrà esteso su più territori e ai sistemi desktop, per giganti del calibro di eBay a Amazon gli affari potrebbero mettersi male. Non è escluso che la funzione in arrivo nelle prossime settimane non sconvolga radicalmente il mondo dell'e-commerce, determinandone l'ingresso in una nuova era. Proprio per via delle attività legate allo shopping online oggi Google è nel mirino dell'Ue.



La Commissione europea sospetta che Big G violi le leggi antitrust europee: dopo cinque anni d'indagine sono state aperte nelle scorse settimane due procedure formali. Google potrebbe ritrovarsi a dover pagare una multa record di sei miliardi di dollari, il dieci per cento del suo fatturato globale, nel caso venisse dichiarato colpevole. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia