Racconterà la drammatica esperienza vissuta l'11 novembre scorso, quando i tre tutor che avrebbero dovuto formarla nell'attività di volantinaggio, con la...
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Lo ha deciso ieri il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecce Alcide Maritati che così ha accolto la richiesta avanzata lo scorso gennaio dal pubblico ministero Maria Vallefuoco, il magistrato titolare dell'inchiesta che ha tre indagati, tutti salentini: un 30enne di Galatone, un 26enne di Gallipoli e un 21enne di Lequile.
Il giudice ha disposto la formula dell'ascolto “protetto” in una struttura idonea, il Tribunale per i minorenni, ritenendo che la presunta vittima si trovi in una situazione di “particolare vulnerabilità” dovuta alla gravità del reato ipotizzato (violenza sessuale di gruppo) e alle modalità e alle circostanze in cui sarebbero verificati gli abusi.
Stando all'accusa, dopo aver trascorso la mattinata insieme ai tre colleghi, questi con la scusa di darle un passaggio in auto fino alla stazione ferroviaria di Lecce, l'avrebbero portata in un luogo isolato a Novoli. Qui, due di loro sarebbero scesi dall'auto e avrebbero chiuso a chiave il mezzo dall'esterno, impedendo così alla malcapitata di sfuggire dalle grinfie del presunto aguzzino rimasto a bordo. Quando la 21enne raggiunse la stazione, contattò al telefono un'amica per confidarle la disavventura e poi raggiunse il pronto soccorso dell'ospedale “Vito Fazzi” di Lecce per farsi medicare. Le indagini condotte dagli agenti della squadra mobile di Lecce e del commissariato di Gallipoli portarono all'identificazione dei tre presunti responsabili, finiti così sul registro degli indagati per violenza sessuale di gruppo. A difenderli ci penseranno gli avvocati Piero Ripa, Luigi Corvaglia e Massimiliano Mazzotta.
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Quotidiano Di Puglia