Uccise la moglie nel sonno: il pm chiede 14 anni di carcere

In Corte d’assise si torna il prossimo 17 marzo per le repliche e il verdetto

Il Tribunale di Taranto
Quattordici anni di reclusione. Con questa richiesta di condanna il pm Enrico Bruschi ha chiuso la sua requisitoria al processo che vede imputato Cosimo Marseglia, il 76enne...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Quattordici anni di reclusione. Con questa richiesta di condanna il pm Enrico Bruschi ha chiuso la sua requisitoria al processo che vede imputato Cosimo Marseglia, il 76enne tarantino che a luglio del 2021 ha ucciso la moglie di 71 anni, Maria Greco, tentando a sua volta di togliersi la vita.

In Corte d’assise si torna il prossimo 17 marzo per le repliche e il verdetto. Nel processo per omicidio volontario si è costituita parte civile solo una dei tre figli dell’imputato che ha affidato l’incarico all’avvocato Fabio Fantastico. 
Il pensionato, che è difeso dall’avvocato Cataldo Picardi, in aula ha risposto alle domande sostenendo di non ricordare quasi nulla di quel giorno se non di avere accusato un improvviso e violento mal di testa e che per qual malessere avrebbe deciso di togliersi la vita. Il drammatico uxoricidio avvenne nell’appartamento di Taranto due dove la coppia viveva da tempo. A minare la quotidianità dei coniugi proprio i malesseri accusati dal 77enne imputato. Forti dolori alla testa che non riusciva a risolvere, se non con il ricorso ai medicinali. 

Il giorno dell'omicidio

Il giorno dell’omicidio, l’anziano uccise la moglie che dormiva utilizzando due coltelli prima di tentare di togliersi la vita ferendosi in diverse parti del corpo tutti tagli non profondi che lo avevano risparmiato. Dopo l’allarme sul luogo del delitto arrivarono i carabinieri del comando provinciale di Taranto che trovarono il corpo senza vita della 71enne e, a poca distanza, quello dell’uomo ricoperto di sangue. L’anziano venne soccorso e poco dopo arrestato con l’accusa di omicidio. Nel dibattimento sono stati prodotti dei biglietti scritti dall’uomo in cui annunciava la sua intenzione di farla finita e di uccidere la moglie. «Perdonatemi, ma la testa mi scoppia. Porto con me la mamma anche lei soffre tanto», si leggeva in uno dei fogli acquisiti dai giudici su istanza dell’avvocato Fantastico. L’imputato è stato inoltre sottoposto a perizia psichiatrica che non è servita a far cambiare l’imputazione di omicidio volontario aggravato. 

 

Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia