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Domenica delle Palme, al clou del giovedì e venerdì Santo.
Un'emozione che si ripete
L'attesa per il calendario delle celebrazioni
Papalia: ottimismo e fiducia
E di ottimismo e fiducia in attesa della decisione dei vescovi pugliesi, ha parlato con Quotidiano anche il priore dell’arciconfraternita del Carmine, Antonello Papalia, prima che si avviasse la Via Crucis.
«Abbiamo trovato delle forme sostitutive di pietà popolare per tutto il tempo in cui sono state proibite le manifestazioni pubbliche di fede come le processioni, prima dall’autorità civile ed ecclesiastica assieme, poi dalla sola autorità ecclesiastica” ha detto il padre spirituale dell’Arciconfraternita. “Abbiamo potuto far fronte all’ordinario della vita e a queste forme sostitutive perchè molte persone hanno generosamente donato alla Confraternita, anche le risorse economiche” ha proseguito monsignor Gerardo riferendosi alle iniziative, soprattutto di solidarietà - il Carmine da molti anni ha attiva una mensa per i poveri -, che sono comunque andate avanti malgrado la pandemia. “Due anni senza processione dei Misteri - ha detto ancora il padre spirituale - vuol dire per le confraternite due anni senza introiti.
Tornando alla Via Crucis, l’esecuzione all’organo del Carmine, da parte del maestro Pierluigi Lippolis, della celebre marcia “A Gravame” del maestro Domenico Bastia, ha segnato l’ingresso, lungo il corridoio centrale della chiesa, dei tre confratelli nel tradizionale abito di rito: un portatore del crocifisso al centro e due, affianco, con la candela accesa. Le quattordici stazioni della Via Crucis sono state commentate dallo stesso monsignor Gerardo e cantate dal coro del Monte Carmelo diretto dalla professoressa Anna D’Andria Greco.
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