L’amministrazione Stefàno ha fatto male i conti per le previsioni di spesa del prossimo triennio e pertanto il collegio dei revisori ha espresso «parere...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Non è la prima volta che il bilancio di previsione viene bocciato dai revisori, già in passato il Comune è stato invitato ad effettuare delle correzioni sulla manovra, anche dalla Corte dei Conti. Le omissioni che sarebbero state commesse dal Comune appaiono abbastanza gravi secondo i revisori, come quando ricordano che «la legge di bilancio 2017 ha disposto il blocco dei poteri degli enti locali di deliberare aumenti dei tributi e delle addizionali». Un provvedimento dal quale sono escluse la Tari e il canone per l’occupazione degli spazi e delle aree pubbliche, mentre è confermata per l’anno 2017 la maggiorazione della Tasi stabilita per l’anno 2016.
«Va evidenziato - scrivono i revisori - che il Consiglio comunale non ha adottato entro il 31 marzo 2017 le deliberazioni con le quali sono state determinate per l’esercizio 2017 le tariffe e le aliquote di imposte e le eventuali maggiori detrazioni, la variazione dei limiti di reddito per i tributi locali e per i servizi locali, nonché per i servizi a domanda individuale, i tassi di copertura in percentuale del costo di gestione dei servizi stessi, rendendo applicabili anche per l’esercizio 2017 le tariffe e le detrazioni dell’anno 2016». Un’omissione, insomma, che costa caro al Comune, impossibilitato ora ad intervenire a causa della scadenza dei termini.
Sulla Tari i revisori dedicano un capitolo a parte perché non giustificano la scelta del dirigente della direzione Programmazione economico patrimoniale di non “leggere” nel bilancio di previsione la mancata copertura integrale di 1.149.321,26 euro.
«La tariffa pertanto - scrive il collegio presieduto da Schirizzi - non è stata determinata sulla base della copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio del servizio rifiuti compresi quelli relativi alla realizzazione ed esercizio della discarica ad esclusione dei costi relativi ai rifiuti speciali al cui smaltimento provvedono a proprie spese i relativi produttori comprovandone il trattamento».
Quotidiano Di Puglia