Omicidio a Taranto: sparatoria in pieno centro. Colpito con cinque pistolettate, muore in ospedale

L'esecuzione alle spalle del mercato Fadini. Sul posto polizia e 118

Il luogo del delitto
Omicidio in via Cugini a Taranto, nella zona alle spalle del mercato Fadini, nel centro del capoluogo. Dalle prime informazioni, un 60enne, Cosimo Nardelli, è stato...

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Omicidio in via Cugini a Taranto, nella zona alle spalle del mercato Fadini, nel centro del capoluogo. Dalle prime informazioni, un 60enne, Cosimo Nardelli, è stato assassinato con almeno cinque colpi di pistola.

La corsa in ospedale

Dopo l'agguato, l'uomo sarebbe stato soccorso da un vicino di casa e trasportato al Pronto soccorso dell'ospedale Santissima Annunziata, ma è deceduto poco dopo l'arrivo. Sul posto gli investigatori della Squadra Mobile della Polizia di Stato guidati dal dirigente Cosimo Romano e gli specialististi della Scientifica per i rilievi.


Un omicidio efferato

Un omicidio efferato, al buio, in un angolo di via Cugini. Crivellato di colpi, più di cinque proiettili. L'omicidio è avvenuto intorno alle 21,30. L'uomo era un pregiudicato tarantino, condannato e da poco tempo uscito dal carcere. 


Secondo una prima ricostruzione dei fatti il sessantenne stava rientrando a casa, come tutte le sere. Ieri, però, ad attenderlo c'era qualcuno, il suo assassino, che lo stava aspettando con una pistola in pugno. I passanti della zona raccontano che la vittima avrebbe parcheggiato il suo scooter davanti al portone del palazzo.

Approfittando del buio l'assassino o gli assassini hanno atteso la vittima. Quest'ultimo ha lasciato la moto, si è tolto il casco ed è stato colpito da una pioggia di piombo, colpi esplosi probabilmente da una pistola. Poi i killer sono fuggiti. Mentre il sessantenne, ancora agonizzante, è stato soccorso da un automobilista di passaggio che si è fermato e ha chiamato un'ambulanza. La corsa a tutta velocità verso l'ospedale non è servita a nulla: giunto al "Santissima Annunziata" l'uomo è morto poco. 

Le indagini


Sul posto si sono recati gli investigatori della Squadra Mobile della Polizia e gli esperti della Scientifica che hanno effettuato i rilievi per ricostruire le drammatiche fasi dell'agguato costato la vita a Nardelli. Dalla sua identità hanno appreso che si trattava di un uomo da poco ritornato in libertà: era stato condannato, stando alle prime informazioni, anche lui per un omicidio avvenuto sempre a Taranto nei primi anni Duemila. Le indagini proseguono per individuare il killer, o gli assassini, di Cosimo Nardelli. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia