Nel golfo e in porto "l'inaffondabile" della Guardia costiera: la motovedetta più lunga costruita in Italia

Nel golfo e in porto "l'inaffondabile" della Guardia costiera: la motovedetta più lunga costruita in Italia
È arrivata questa mattina a Taranto, per una sosta operativa di qualche giorno, la CP 420, nave «De Grazia» della Guardia costiera. Si tratta della nave...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

È arrivata questa mattina a Taranto, per una sosta operativa di qualche giorno, la CP 420, nave «De Grazia» della Guardia costiera. Si tratta della nave autoraddrizzante e inaffondabile più lunga mai costruita in Italia, varata nel dicembre del 2020 e intitolata al Comandante Natale De Grazia, ufficiale della Guardia Costiera medaglia d'oro al merito di Marina e vittima del dovere.

La prima motovedetta degli "Angeli del Mare"

L'unità è la prima motovedetta di una nuova classe di unità navali, chiamata «Angeli del Mare», dedicata a chi ha perso la vita in servizio con generosità e sacrificio. Eccellenza della cantieristica italiana, si distingue per essere una delle navi del comparto SAR (Search and Rescue) più grandi al mondo. Durante la permanenza nella città dei due mari, nave De Grazia opererà con il personale della Capitaneria di porto di Taranto nell'ambito di una più complessa attività di monitoraggio e controllo del territorio. La CP 420 è un'imbarcazione di 33 metri con un sistema avanzato di comando e controllo che assicura maggiore autonomia, maggiori capacità ricettive e una migliore logistica per l'equipaggio, per il ricovero di naufraghi a bordo e, dunque, non solo in coperta, durante le operazioni di soccorso che coinvolgono grandi numeri di persone.

Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia