Un quadro con un teschio nero realizzato con «la polvere di minerale» raccolta dalle «mamme del rione Tamburi di Taranto», disegnato su una tela bianca su...
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Di Maio a Taranto, la mamma del bimbo morto rifiuta di stringergli la mano
Taranto, l'appello dei ragazzi dei licei. La risposta del papà di Giorgio
Il video della consegna è stato poi diffuso sui social. Nel filmato si vede Lucarelli che invita il ministro e gli altri ospiti a guardare «la cappa su Taranto» per vedere «l'aria che ha ucciso mio figlio, venuto a mancare per colpa della diossina». La mamma dice di essere «arrabbiata per i 12 decreti», cosiddetti 'salva-Ilvà: «Ancora mi domando - precisa - quale sia quello che ha firmato la condanna a morte di mio figlio». Petaro, invece, spiega al ministro che da un film visto di recente si evincerebbe che «Mittal (attuale gestore dell'acciaieria, ndr) entra nei governi» e «corrompe», poi «chiude» le fabbriche lasciando «devastazione ambientale». Dopo l'intervento delle due donne, Bellanova prende la parola e sottolinea che «il dolore bisogna rispettarlo» e «non credo - rileva - di aver fatto scelte che hanno procurato danno alle persone»: piuttosto, evidenzia il ministro, abbiamo dato «risposte ai drammi che c'erano». «Lei - conclude Bellanova - può pensare tutto quello che crede di Mittal, della politica, di tutti i soggetti. Quello che lei non ha il diritto di pensare è che Mittal corrompe una persona come me». Poco dopo le parole del ministro, qualcuno dal pubblico urla: «Solo in Italia c'è l'immunità penale per una azienda come l'Ilva, gli avete dato la licenza di uccidere». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia