La cultura incontra la Confcommercio. Così il museo strizza l’occhio allo sviluppo della città. Con particolare attenzione a quello del settore turistico. Un...
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Il punto di partenza di questo percorso, infatti, è proprio la visione della cultura come volano di sviluppo per l’impresa turistica. Perché la cultura genera turismo molto di più di quanto non si immagini. L’incidenza della cultura sul Pil della Puglia è del 4%, ma si è ancora lontani dal 7% della media nazionale. Occorre quindi attivare percorsi che realizzino modelli organizzativi più strutturati dell’offerta turistica territoriale e che mettano in rete l’intera filiera del turismo a partire dalle risorse attrattive primarie ambientali e culturali.
Il distretto turistico della provincia di Taranto, promosso da Confcommercio Taranto, dovrà rispondere a tale obiettivo come si legge nel protocollo d’intesa elaborato dalla Prefettura di Taranto, che a breve dovrebbe essere firmato dalle parti con la finalità di “aumentare la competitività turistica del territorio jonico attraverso l’interazione sinergica tra le risorse attrattive (ambientali, culturali e ricettive), le infrastrutture che ne consentano la fruibilità ed il sistema delle imprese che erogano servizi di interesse turistico”. Così si gioca d’anticipo per mettere a sistema possibili percorsi di collaborazione tra pubblico e privato, valorizzando al massimo i beni culturali ed i tesori, a partire proprio da quelli custoditi nello scrigno rappresentato dal Museo archeologico nazionale.
Di questo si è ampiamente discusso nell’incontro tra la direttrice del MarTa Eva Degl’Innocenti, e i dirigenti Confcommercio, rappresentativa delle categorie turistiche guidata appunto dal presidente provinciale, Leonardo Giangrande.
«I dati del 2016 - ha spiegato il numero uno della Confcommercio - confermano che il Museo può rappresentare per Taranto e per l’intero territorio provinciale un attrattore turistico primario, anche se si è ancora lontani dal coglierne al massimo le grandi potenzialità. Di qui l’esigenza - ha continuato - di attivare percorsi di collaborazione che favoriscano una maggiore interazione tra l’offerta museale con le sue aperture straordinarie, le visite guidate, gli eventi e le attività varie, e l’offerta alberghiera, della ristorazione, del tempo libero, delle visite guidate. Occorre individuare una modalità operativa che attivi un circuito virtuoso tra imprese ed istituzioni culturali che incentivi il turismo».
Un approccio che ha raccolto la piena condivisione dalla direttrice del MarTa che si è soffermata a lungo sui dati emersi nel sondaggio effettuato tra i visitatori del Museo attraverso una serie di domande volte a far emergere non solo l’area di provenienza, ma tutta una serie interessante di elementi utili per una lettura critica dei bisogni del turista in visita.
Di certo in piedi resta la comunione di intenti che viaggia lungo il dialogo aperto tra gli operatori del settore turistico e la direttrice del Museo. Un rapporto sul quale si comincia a giocare una delle importanti partite per il futuro della città, nella quale si comincia a muovere in maniera più concreta una politica che intende puntare ad una vocazione del territorio della quale si è sempre parlato. In quest’ottica è già stato fissato un nuovo appuntamento. Con la direttrice Degl’Innocenti protagonista che incontrerà gli operatori turistici presso la sede di Confcommer Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia