Ex Ilva, restano sotto sequestro gli impianti dell'area a caldo

Ex Ilva, restano sotto sequestro gli impianti dell'area a caldo
Gli impianti dell'area a caldo della ex Ilva di Taranto restano sotto sequestro. Lo ha deciso la Corte d'Assise del processo "Ambiente svenduto" che ha respinto...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Gli impianti dell'area a caldo della ex Ilva di Taranto restano sotto sequestro. Lo ha deciso la Corte d'Assise del processo "Ambiente svenduto" che ha respinto la richiesta di revoca del provvedimento richiesto dai difensori di llva in amministrazione straordinaria. Il provvedimento riguarda sei reparti finiti sotto chiave nel luglio del 2012 quando esplose l'inchiesta per disastro ambientale. Per gli stessi impianti, ritenuti la fonte dell'inquinamento che si abbatte su Taranto, è stata disposta la confisca a chiusura del primo grado di giudizio del processo per disastro ambientale, concluso con 26 condanne a quasi tre secoli di carcere. 

La richiesta

La revoca del sequestro era stata chiesta dai legali sulla base del fatto che il 90% dei lavori del piano ambientale per abbattere l'impatto della fabbrica è già stato completato. Un quadro che, a giudizio della difesa, disegna uno stabilimento molto diverso e meno inquinante. Una visione della situazione attuale che, evidentemente, non è stato condiviso dai magistrati.

Il no della Procura

Sull'istanza di dissequestro aveva espresso parere negatvo anche la procura di Taranto. Nel parere i pm avevano evidenziato sforamenti dei livelli consentiti di emissioni inquinanti anche in tempi recenti. 

Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia