Il fiume Galeso assediato dai rifiuti

Le foto di Legambiente
A due anni di distanza dalla prima segnalazione, nelle aree limitrofe alle sorgenti del fiume Galeso di Taranto, sono ancora presenti «discariche abusive a cielo aperto,...

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A due anni di distanza dalla prima segnalazione, nelle aree limitrofe alle sorgenti del fiume Galeso di Taranto, sono ancora presenti «discariche abusive a cielo aperto, comprendenti anche rifiuti pericolosi, a fare

bella mostra di sé». È quanto denuncia Legambiente, precisando che, in particolare, «il sottopasso posto lungo la Fonte delle Citrezze, sotto la superstrada che scavalca il Galeso nell'area delle sorgenti, appare ingombro, da ambo i lati, di ogni genere di rifiuti». Inoltre, i «rifiuti, tra cui manufatti in amianto ed elettrodomestici ingombranti sono presenti nel cortile di un immobile una volta utilizzato dall'Acquedotto Pugliese ed oggi abbandonato e semidiroccato, posto sempre nell'area delle sorgenti del Galeso, accessibile a chiunque, bambini compresi, da due comodi varchi». Legambiente spiega di aver inviato diverse segnalazioni al Comune di Taranto e ad AqP dal 2018, «evidenziando sempre la necessità di un intervento urgente di rimozione». Nei giorni scorsi, l'associazione ha chiesto nuovamente all'ente locale «di provvedere con urgenza da un lato ad un intervento di rimozione
dell'amianto, ferma l'autonoma valutazione circa la eventuale possibilità di rivalersi su AqP, e - dall'altro - ad un
intervento straordinario di pulizia delle aree circostanti il fiume Galeso (sia nella parte relativa alle sorgenti che in
quella della foce), delle rispettive strade di accesso (in particolare del sottopasso) per asportare tutti i cumuli di
rifiuti esistenti e restituirle alla fruizione dei cittadini», sollecitando infine «l'adozione di sistemi di  videosorveglianza» Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia