Ex Ilva, la decarbonizzazione? «Colossale presa in giro sulla pelle dei tarantini»

Ex Ilva, la decarbonizzazione? «Colossale presa in giro sulla pelle dei tarantini»
«Il progetto di decarbonizzazione dell'ex Ilva di Taranto che prevede di utilizzare ancora l'area a caldo è un' altra colossale presa in giro...

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«Il progetto di decarbonizzazione dell'ex Ilva di Taranto che prevede di utilizzare ancora l'area a caldo è un' altra colossale presa in giro dei tarantini che cercano giustizia e salvaguardia della salute e dell'ambiente». Lo afferma Lina Ambrogi Melle, presidente del Comitato donne e futuro per Taranto libera e componente del Comitato cittadino per la salute e l'ambiente a Taranto. «Viene garantita - aggiunge - la continuità produttiva degli attuali impianti pericolosi, illegali e sotto sequestro penale a cui verranno in seguito aggiunti 1 o 2 forni elettrici con lo scopo di aumentare la produzione a 8 milioni di tonnellate annue e permettere così un guadagno ai gestori che oggi perdono oltre 100 milioni di euro al mese. La maggior parte di tale produzione sarà quindi fatta con gli altoforni a carbone e solo una piccolissima quantità sarà realizzata con altri sistemi».


Ambrogi Melle afferma che «il Comitato cittadino per la salute e l'ambiente a Taranto esprime il suo totale dissenso ad ogni progetto che non preveda lo spegnimento immediato degli attuali impianti velenosi che continuano a emettere inquinanti pericolosissimi per la salute umana, che si accumulano in un ambiente già saturo di veleni e che ha solo la necessità di essere seriamente bonificato. Nessuna transizione ecologica - conclude - è possibile a Taranto se non verranno smantellati gli obsoleti impianti posti a ridosso della città che sono incompatibili con la vita». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia