Abita a cinquecento metri da un centro dialisi privato di Taranto, ma per la burocrazia italiana, in questo caso quella dell’Azienda sanitaria locale, deve fare il trattamento a...
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L’atto in questione dispone, infatti, che «nel caso in cui non è possibile effettuare il trattamento in loco, lo stesso responsabile del reparto contatta l’unità di dialisi aziendale più vicina alla residenza del malato; se non vi è disponibilità presso le strutture pubbliche - si legge ancora -, il medico contatta il centro privato più vicino». Per la protagonista di questa protesta, che lo ha scritto anche nella lettera pubblicata sul profilo Facebook di Emiliano, la logica di tale scelta è inesistente anche dal punto di vista dei costi visto che i pazienti poi devono essere accompagnati all’andata ed al ritorno da un servizio navetta a carico della Asl. «Non dimentichiamo inoltre – fa notare ancora la signora - che i trattamenti sono debilitanti e i malati devono sopportare dopo la dialisi lo stress di queste trasferte». I centri dialisi dei privati sono quattro in tutta la provincia: due a Taranto, poi a Torricella e a Grottaglie. I reparti ospedalieri si trovano invece a Manduria, Martina Franca, Castellaneta e Taranto. Può succedere quindi - e magari sarà capitato all’insaputa di tutti -, che un malato di reni di Castellaneta debba recarsi a Manduria, o viceversa, percorrendo 180 chilometri tre volte la settimana. «Spero che metterla a conoscenza di questa situazione inaccettabile possa servire a trovare una soluzione in tempi rapidi perchè non possiamo aspettare i tempi biblici della politica», conclude la signora.
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Quotidiano Di Puglia