«Taranto merita rispetto, amore e dedizione». È uno dei passaggi di un documento a firma di Gianluca Lomastro, presidente dell’’associazione...
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“Made in Taranto”, dunque, attiva sul territorio con numerose iniziative e interventi, stavolta interviene con il suo presidente. Punta l’indice sui disagi quotidiani davanti ai quali vengono a trovarsi residenti e turisti. L’associazione che raccoglie contributi di cittadini impegnati per una riqualificazione della città, lo fa con la consueta modalità, una documentazione con scritti e foto a corredo dell’intervento.
Lomastro, se non avesse dato sfogo al suo risentimento, pare di capire, con il documento chiuso con un “buonanotte”, evidentemente non avrebbe chiuso occhio. Fa i conti con la coscienza. Attacca con la sua riflessione. «Amo Taranto – racconta Lomastro – e fare due passi tra il Borgo umbertino e la Città vecchia; parcheggiato nei pressi di piazza Ebalia, comincia il disagio: “l'arlecchinata” di luci nella fontana Rosa dei venti, ma l’attenzione si sofferma sulle decine di auto parcheggiate, quasi a farsi beffa del segnale di divieto di sosta (con rimozione); proseguo con i miei amici: marciapiedi e muri sporchi, cestini colmi di spazzatura e moto con in sella tre persone senza casco che scorrazzano tra i bambini».
Passaggio obbligato, piazza Immacolata. Dunque via D’Aquino, cuore del Borgo, biglietto da visita di una città che vuole fabbricarsi una coscienza a vocazione turistica. «Ma che dire degli abusivi – riprende il presidente di “Made in Taranto” – di luci spente, marciapiedi e pavimentazioni, il tutto rattoppato o, comunque, semidistrutto». Continua così, nella sua riflessione, il massimo rappresentante dell’associazione “Made in Taranto”. «Ho chiamato polizia e carabinieri – scrive – intervenuti subito; a pochi mesi dalle elezioni, sembra che il bene di questa città non interessi nemmeno a coloro che promettono di governarla; silenzio assoluto nell’indifferenza più totale da parte di miei concittadini che si rifiutano di denunciare questo stato di cose».
Taranto merita rispetto, amore e dedizione. «Nelle prossime settimane – l’impegno di Gianluca Lomastro – proverò a unire le tante associazioni tarantine che si stanno distinguendo per il loro attivismo. E' con queste realtà che voglio provare a ricostruire questa città».
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Quotidiano Di Puglia