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Una tonnellata di cozze nere è finita sotto sequestro dai poliziotti del commissiariato Borgo di Taranto, insieme al personale dell'Asl, per una sanzione al proprietario dell'imbarcazione di 3mila euro. Con la sua imbarcazione stava allevando cozze senza registrazione e relativo codice aziendale. Un altro proprietario, invece, è stato denunciato come presunto responsabile del reato di commercio di sostanze alimentari nocive e in cattivo stato.
Le cozze (anche qui una tonnellata) che metteva in vendita, infatti, avrebbero potuto causare danni alla salute dei consumatori. I numerosi mitili sono stati messi sotto sequestro e distrutti con un compattatore dell'Amiu. Entrambi i proprietari in questione occupavano abusivamente gli spazi del bacino per allevare le cozze.
Nei sequestri anche i cetrioli di mare
All'altezza della banchina di via Cariati, invece, movimenti sospetti nel trasporto delle merci hanno colpito i poliziotti.
Nel mirino anche un ristorante sul lungomare
In un ristorante sul lungomare di Taranto, invece, sono state sequestrati 32 chilogrammi di cozze nere, senza la tracciabilità, ma anche alcune vaschette sempre di cozze ormai non più commerciabili in quanto era decorso il periodo di conservabilità. Il gestore del ristorante è stato multato 1500 euro.
Vendita di cozze in cattivo di conservazione
Sempre all'uscita della provinciale sul Mar Piccolo, sono stati ritrovati in un'auto altri 60 chilogrammi di mitili prelevati da un produttore abusivo, che a sua volta sulla banchina vendeva circa due tonnellate di cozze, poi sequestrate. I 260 chilogrammi di cozze sono stati sequestrati e distrutti con il compattatore dell'Amiu e i due sono stati invece denunciati per il reato di commercio di sostanze alimentari nocive e in cattivo stato di conservazione.
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