Un’altra giornata di incertezza, in attesa di segnali da Roma che ancora non arrivano. Il Pd, o meglio una parte del partito, quella “renziana”, prosegue la sua...
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Come lo stesso governatore di Puglia ha ribadito anche sulle colonne del Corriere della Sera, Renzi ha chiesto a lui, come a tutti i governatori e al sindaco di Bari, di creare una grande lista civica nazionale: un progetto politico che, in funzione delle imminenti elezioni politiche, potrebbe essere un approdo per quei dirigenti di partito che, vicini alle posizioni di Emiliano e distanti dal modus operandi dei “renziani” jonici, volterebbero le spalle a quel Pd che non ha riconosciuto la validità dei tesserati di Fronte Dem.
Secondo indiscrezioni, il tesseramento non riconosciuto agli “emiliani” sarebbe stato determinato dal fatto che le tessere sarebbero state presentato tutte in una volta, mentre negli altri casi gli iscritti si sono presentati ai circoli per firmare la propria adesione. Motivo, questo, che in queste ore è stato posto all’attenzione della commissione di garanzia nazionale, che sta valutando il da farsi dopo la circolare del presidente della commissione regionale di garanzia, Francesco Cuna, che ha eccepito la certificazione dell’anagrafica in quanto non è avvenuta con i due terzi dei componenti della commissione congressuale provinciale ma bensì solo con quattro voti su sette: quattro favorevoli e tre contrari. Il coordinatore della commissione congressuale provinciale, Domenico Perelli, ha polemizzato con lo stesso Cuna che ha addirittura invocato la sospensione del congresso provinciale e ha garantito sulla validità dell’assemblea in corso.
A sciogliere la matassa sarà il partito a livello romano, ma si ragiona su tre ipotesi.
Quotidiano Di Puglia