Con ventuno voti a favore ed otto astenuti il consiglio comunale ieri mattina ha approvato la costituzione delle commissioni consiliari. ...
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Hanno scelto la via dell’astensione non solo i consiglieri di opposizione Antonio Cannone (Taranto nel cuore), Vincenzo Fornaro (Taranto Respira), Massimo Battista e Francesco Nevoli (Movimento 5Stelle), ma anche quelli di maggioranza Piero Bitetti (Taranto Futuro Prossimo), Gianni Cataldino e Gina Lupo (Taranto Bene Comune) e Michele De Martino (Partito democratico). La posizione espressa dai quattro esponenti della maggioranza è la chiara manifestazione di un primo cedimento tra le forze di governo, verificatosi a seguito di scelte del sindaco, soprattutto per la formazione della giunta, che non hanno incontrato la condivisione di tutti. Il malumore del gruppo che fa riferimento a Bitetti era già emerso nei giorni scorsi con la richiesta di azzeramento dell’esecutivo, mentre il disappunto di De Martino, presidente uscente della commissione Affari generali, si è manifestato durante i lavori dell’aula di ieri. A prendere il posto di De Martino sarà ora la sua giovane collega di partito Federica Simili, mentre Floriana De Gennaro (La Scelta) svolgerà il ruolo di vice. Secco e diretto il messaggio indirizzato dal consigliere al Pd nel suo intervento in aula: «C’è stata una sottovalutazione delle competenze e dell’esperienza per rispendere a logiche politiche». Per De Martino, tuttavia, si apre adesso la possibilità di ricevere una delega extra giunta, probabilmente alla Polizia municipale o in alternativa all’Istruzione.
È stato proprio il sindaco Rinaldo Melucci, in apertura di seduta, a sottolineare l’importanza del lavoro svolto in passato dal consigliere, annunciando che «l’Amministrazione troverà certamente il modo per valorizzare le sue competenze e la sua esperienza».
La presidenza della commissione Attività produttive è stata assegnata, invece, a Floriana De Gennaro (Emidio Albani di Che sia primavera è il vice presidente).
Il sindaco non ha nascosto poi la difficoltà dell’impegno che ciascun consigliere sarà chiamato a svolgere in tal senso: «Questo è un consiglio comunale costituente. Lo definisco così perché ha dinanzi a sé scelte fondamentali ed impopolari e non certamente adatte a coltivare facile consenso elettorale». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia