«Allo stato attuale si può comunque ipotizzare che la prognosi sia infausta a medio termine». E’ la spaventosa conclusione della relazione fatta dal...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La donna è tornata l’altro ieri da Milano dove è andata a trovare il padre a cui si riferiscono le implacabili prospettive di vita pronosticate dal medico un mese e mezzo fa. «Ora che l’ho visto in quelle condizioni, sempre separati da un vetro, non posso più stare in silenzio, ho il dovere di rivendicare il diritto di una figlia di curare un padre con un tumore che se lo sta mangiando; domani (oggi per chi legge, ndr) è la festa del papà ed io che non posso fare altro, voglio festeggiarla così, facendo sapere a tutti le condizioni in cui è ridotto e come lo stanno trattando sino alla fine».
Stranieri, che ora ha 56 anni, è il detenuto ancora in vita con il più lungo periodo di isolamento secondo il 41bis, il regime di carcere duro a cui è sottoposto ininterrottamente da quasi 25 anni. Non certo uno stinco di santo, rude e violento, ha scontato 33 anni di carcere senza nessuna interruzione e con nessuna condanna per omicidio ma per reati associativi di mafia, contrabbando, rapine, estorsioni, droga.
La vita ora gli ha presentato il conto con un carcinoma squamoso infiltrante della laringe, già operato e sottoposto a terapia chemio e radio terapica.
«Per capirci – racconta la figlia – come quei poveri malati di Taranto per i quali si fa di tutto per curarli e per alleviare le loro sofferenze con tutti i mezzi e con ogni cura e soprattutto con l’amore dei familiari e degli operatori sanitari.
«Ha pagato abbondantemente per quegli errori, ora mio padre è un malato di tumore in fase avanzata e io voglio per lui le cure che meritano tutti gli esseri umani». La figlia del boss ha deciso così di far sentire lontano la sua voce. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia